Governo, Sallusti: "Spero di sbagliarmi, ma l'insediamento non sarà facile"
Il governo Meloni ancora non si è formato, quindi tantomeno insediato, e già si mobilita la piazza: domani tocca ai sindacati, presto ai cattocomunisti - dalle Acli all'Arci - che insieme ai Cinque Stelle di Conte annunciano mobilitazioni dal 21 al 23 ottobre "contro la logica della guerra". "Piazze di pace", titolava ieri il quotidiano dei vescovi Avvenire che fino a ieri, cioè con i suoi al governo sotto l'ombrello protettivo di Mario Draghi, non aveva osato sponsorizzare adunate di popolo.
Di solito si scende in piazza contro qualcuno per quello che fa o non fa. Ora, quel qualcuno non può essere il governo Draghi che è in uscita e quindi non titolato a dare risposte ma neppure quello Meloni di cui si conosceranno programma e intenzioni solo dopo la presentazione del programma alle Camere.
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Quindi parliamo di proteste al buio, messe lì giusto per scaldare gli animi e spostare il baricentro dell'opposizione dal parlamento - dove la sinistra è divisa e litigiosa - alle piazze. Operazione assai pericolosa perché passare dalle "piazze di pace" alle "piazze di guerriglia" è davvero un attimo tanto che prefetture e questure sono state messe in stato di allerta perché si teme l'infiltrazione di gruppi tutt'altro che pacifisti.
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Dovremo abituarci, come sempre è accaduto coi governi di centrodestra la sinistra appalta il lavoro sporco all'esterno. C'è una frase dell'ex magistrato Luca Palamara che ben sintetizza la questione. Correva l'anno 2008, Berlusconi stravinse le elezioni e in una tesa riunione del vertice dell'Associazione nazionale magistrati, di cui lui era giovane segretario, «si decise - racconta Palamara- che se Berlusconi era tornato allora anche noi avremmo dovuto scendere in campo per contrastarlo». E così, come noto, accadde.
L'anomalia, intendiamoci, non è che l'opposizione si oppone. È che questa opposizione ha come unico obiettivo fare cadere al più presto colui che considera non un rivale ma un usurpatore e per farlo è disposta anche a calpestare gli interessi del paese, cioè degli italiani, usando pure la clava, che se per caso non basta i rinforzi, come già successo, arriveranno da oltre confine. Spero davvero di sbagliarmi, ma a occhio insediare e avviare questo governo non sarà una passeggiata.