Stefano Bonaccini bombarda il Pd: "Sono lì da 15 anni e..."
Stefano Bonaccini "naturalmente" parteciperà "al congresso del Pd, perché serve una discussione molto schietta, alla quale mi dedicherò con impegno e determinazione. Il Pd ha bisogno di un forte contributo da parte di tutti", dice in una intervista a Il Corriere della Sera il governatore dell'Emilia Romagna. "Quando dico che è un errore partire dai nomi non è una frase di rito: o cambiamo profondamente o bruceremo in fretta anche il prossimo segretario. Serve una leadership ma serve anche un partito. Il problema non è di forma o di ruoli, ma di sostanza. Iniziamo per esempio col dire che nel gruppo dirigente servono molti più amministratori locali, donne e uomini, spesso giovani, che ogni giorno devono dare risposte ai cittadini sui problemi reali e che in questi anni hanno tenuto in piedi con il loro lavoro silenzioso il partito: non possiamo più tenerli in panchina".
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Quindi Bonaccini tira una bordata al suo partito. quanto agli errori del Pd, infatti, "siamo arrivati alle elezioni senza un progetto forte per l’Italia e senza un’alleanza all’altezza della sfida, nonostante tutti gli sforzi fatti da Letta. Lo certifica il voto dei cittadini". Ora, osserva ancora il presidente, "bisogna ricostruire dalle fondamenta va avviata una rigenerazione profonda. Quando facemmo il Pd con Veltroni, 15 anni fa, avevamo l’obiettivo di raccogliere un largo consenso per cambiare la società e renderla più giusta, più moderna e sostenibile, che facesse spazio ai giovani e non discriminasse le donne. E invece abbiamo quasi sempre perso pur governando. Non è una sconfitta contingente. Io non rinnego nulla ma adesso bisogna tirare una riga".
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