Lega, Maroni attacca Salvini: "Chi eleggere al posto suo"
La prima bordata su Matteo Salvini, vera e potente, arriva da Roberto Maroni. Dopo la richiesta del governatore del Veneto Luca Zaia di riflettere sulle ragioni della sconfitta della Lega alle politiche, con un 8% che lo stesso Salvini ha definito "insoddisfacente", è il predecessore del Capitano alla segreteria del Carroccio a mettere in discussione il ruolo stesso del leader. "Ora si parla di un congresso straordinario della Lega. Ci vuole. Io saprei chi eleggere come nuovo segretario. Ma, per adesso, non faccio nomi", scrive sul Foglio Maroni, ex presidente della Regione Lombardia e segretario di "transizione" nel momento più difficile della Lega, quello di passaggio dall'era Bossi all'era Salvini
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"La vittoria è netta. Svanisce quella che per il centrodestra era l'unica paura e per il centrosinistra l'ultima speranza: non ci saranno incertezze in Parlamento - prosegue Maroni nella sua rubrica Barbari foglianti -. Una doppia maggioranza in Parlamento abbatte ogni possibile ostacolo sulla strada della Meloni verso Palazzo Chigi. Il risultato sotto le aspettative della lista centrista di Renzi e Calenda non lascia dubbi: il centrodestra non avrà bisogno di altri voti in Parlamento". E forse anche per questo Maroni può permettersi di partire all'attacco della leadership di Salvini.
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Quello di un eventuale cambio, commenta Giovanni Toti, "è un tema che riguarda la Lega. Io faccio un in bocca al lupo a Salvini. Credo che abbia lottato come un leone in tutte le campagne elettorali che gli ho visto fare. Qualche ciambella esce col buco e qualcuna con un buco un po' peggiore ma nulla toglie alla devozione e all'onore che ha dato alla Lega in questi anni. Poi sarà la Lega evidentemente a interrogarsi sul suo futuro".
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Il presidente della Regione Liguria e di Italia al Centro, rispondendo a un giornalista che gli chiedeva se la crisi della Lega, con la richiesta da parte di Maroni di un nuovo segretario, possa rappresentare un fattore di instabilità per il nuovo governo, ha le idee chiare: "Penso che la Lega, come ha dato un contributo al governo Draghi, darà a maggior ragione un contributo importante al governo politico di centrodestra che si sta per insediare. Mi auguro che la Liguria sia rappresentata in qual governo perché è una regione strategica per la competitività del Paese. Per quanto riguarda la Regione Liguria - ha concluso Toti - andiamo avanti con quel patto firmato nel 2020 con gli elettori che ci ha dato un'ampia maggioranza di cui dobbiamo essere custodi e portare a termine questa legislatura".