Massimo Cacciari contro il Pd: "Prendetevi a cannonate sulle palle"
Massimo Cacciari, all'indomani delle elezioni, tira cannonate contro il Pd: "La genesi del fascismo è lontanissima da oggi, nasceva da una crisi della democrazia, avveniva in un contesto molto diverso da quello dei giorni nostri. Quella che è stata proposta tra Fratelli d'Italia e il fascismo è stata una sovrapposizione impropria" e ora dire che la sinistra "è apparsa in difficoltà è dire poco. Io sarei molto meno generoso: la sinistra italiana è entrata in totale confusione. La definirei una catastrofe mentale". Il filosofo, in una intervista a La Stampa spiega bene il motivo: "Si sostiene che il pericolo è quello del fascismo, cioè di un attacco eversivo allo Stato, e non si riesce a trovare il modo di combattere quel rischio tutti insieme?".
E ancora: "Ma vogliamo scherzare? Si enuncia il pericolo del fascismo e ci si divide su queste cose? Ma quando in Italia il fascismo si è voluto combattere davvero, si sono uniti tutti. Nel Cln c'erano tutti, dai monarchici ai comunisti. Quale programma comune potevano avere quelli che sognavano il ritorno del re e quelli che sognavano la rivoluzione comunista? Eppure sono riusciti a fare fronte comune. Qui invece non c'è stata alcuna coerenza tra i pericoli denunciati e i comportamenti concreti sulle alleanze. Forse perché i pericoli non c'erano o non c'erano nella misura in cui si affermava che ci fossero. Così perdendo credibilità".
E se alla fine, conclude Cacciari, "davvero la somma dei voti di chi si oppone al centrodestra sarà superiore a quella dei voti dello stesso centrodestra, i vertici del centrosinistra dovrebbero solo tirarsi una cannonata sulle palle. Perché vuol dire che se ci si fosse messi tutti insieme si sarebbe potuto vincere". In ogni caso "il gruppo dirigente del Pd dovrebbe fare un'analisi molto seria. Soprattutto", se il partito "scenderà sotto il 20 per cento. Senza contare che un Pd al 17 e una Meloni al 27, per dire gli estremi delle due forchette, si tramuterebbe in un vero disastro per Letta". Non sono andati molto lontano.