Mario Draghi, l'altolà di Salvini: "No alle nomine in ordine sparso"
Matteo Salvini si presenta in conferenza stampa dopo il voto che ha premiato il centrodestra. Qui il leader della Lega avverte Mario Draghi: "Da parte del governo, contiamo che non ci siano atti amministrativi in questo mese assunti in distonia con la volontà popolare evitando di prendere iniziative non concordate con la nuova maggioranza che è uscita dalla urne". Nella sede del Carroccio in via Bellerio a Milano, l'ex ministro si è augurato che "l'ordinaria amministrazione sia solo ordinaria amministrazione, che non ci siano nomine in ordine sparso". Il sospetto, dunque, è che negli ultimi giorni l'esecutivo uscente lavori per mettere i bastoni tra le ruote a quello nuovo. Secondo Salvini, "alcune realtà pubbliche vanno tutelate, rilanciate e salvaguardate", ma "alcune nomine, fatte in ultimi due anni, non sono state all'altezza".
I tempi per la formazione del nuovo esecutivo non saranno brevi, e questo Salvini lo sa. Dopo le elezioni si attende qualche giorno per la proclamazione degli eletti da parte degli uffici elettorali presso le Corti d'appello. Un passaggio che potrebbe essere più complicato a causa del taglio dei parlamentari passati da 945 a 600. Non a caso ila prima riunione dei nuovi deputati e senatori è fissata per il 13 ottobre.
In ogni caso il centrodestra in generale, e la Lega in particolare, ha le idee chiare. "Il primo banco di prova del nuovo governo sarà la crisi energetica - premette Salvini -. Se le bollette erano un problema prima del voto, lo sono ancora di più oggi ma al momento c'è un governo in carica per un altro mese. Io do il mio assenso affinché l'esecutivo di Mario Draghi, di cui la Lega fa parte, porti alle Camere un decreto salva-energia per bloccare i rincari delle bollette". L'incognita è che l'esecutivo a guida Draghi se ne occupi davvero.