Il Rosatellum, attuale sistema elettorale, presenta delle falle (eufemismo). La legge non piace a nessuno, nemmeno a chi la ha votata e scorda di averlo fatto (come Enrico Letta, per esempio). E il fatto che il Rosatellum abbia più di una falla lo conferma anche Paolo Feltrin, politologo, già docente di scienza della politica all'Università di Trieste. È lui, nel giorno del voto, a svelare le trappole della legge elettorale. Caratterizzata da quota maggioritaria che attribuisce 147 seggi alla Camera e 74 al Senato, e una proporzionale (si eleggono così 245 deputati e 122 senatori), con il Rosatellum il conto dei voti non è affatto semplice.

Matteo Salvini, l'Oroscopo delle elezioni 2022: profezia cupa, chi gode
Nel giorno delle elezioni politiche, non si sfugge all'oroscopo dei leader. Il Messaggero pubblica una pagina dedica...Intervistato dal Giorno, l'esperto spiega che la percentuale da raggiungere per avere una maggioranza in entrambe le Camere è più del 35 per cento. Una cifra non enorme, ma che crea dei problemi. Per distribuire quello relativo alla distribuzione dei seggi. Infatti, "si prende il totale dei voti validi, a livello nazionale per la Camera e a livello regionale per il Senato, e si dividono per il numero dei seggi disponibili. Il risultato è la soglia che i partiti devono raggiungere per avere diritto ad un seggio".

Elezioni 2022, l'affluenza: mappa del voto, dove cresce. Un dato decisivo
L'affluenza alle elezioni politiche di oggi domenica 25 settembre alle ore 12 è del 19,21%, secondo i dati re...Ed è proprio durante l'assegnazione dei voti alla Camera che subentra quello che l'esperto definisce "effetto flipper". "Qui - prosegue Feltrin - c'è un triplo passaggio: questo comporta il flipper. Cioè vinco in una regione e ottengo il seggio dall'altra. Per essere chiari: se io ho diritto a 3,7 seggi, è evidente che non posso prendere lo 0,7 di un candidato. Devo trovare un'altra regione in cui piazzare quel resto". In ogni caso, assicura il politologo, non ci sarebbero effetti distorsivi: "La cosa più importante è dare a un partito tutti i seggi di cui ha diritto. Se un collegio è pieno, l'avrà da un'altra parte".