Matteo Salvini, affondo su Draghi: "Non dice nulla su Ursula?"
Matteo Salvini non usa giri di parole e bacchetta anche la politica italiana è rimasta totalmente in silenzio, salvo poche eccezioni, sulle ingerenze per il voto di domenica prossima da parte della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen. Il leader del Carroccio in prima battuta ha chiesto le scuse da parte di Ursula: "Le parole della numero uno della Commissione Ue sono di una gravità inaudita e comporterebbero dimissioni o scuse immediate”.
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Ma Salvini è subito tornato alla carica bacchettando anche il premier Mario Draghi da cui non è arrrivata alcuna protesta ufficiale per le parole arrivate da Bruxelles: "Sulle dichiarazioni della Von der Leyen mi ha stupito il silenzio di gran parte della politica italiana". Poi l'affondo finale su palazzo Chigi: "Non ho colto reazione dell’attuale presidente del Consiglio in carica che rappresenta tutto il popolo italiano, professor Mario Draghi - aggiunge -. È un attacco all’Italia, alla democrazia, con annesso ricatto perché che fai fermi i fondi europei se la Lega blocca gli sbarchi? Alla faccia delle ingerenze internazionali…".
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Insomma le parole fortissime della Von der Leyen che ha affermato di "avere a disposizione gli strumenti" per intervenire in caso di vittoria del centrodestra hanno sollevato parecchie polemiche. La retromarcia tardiva non ha affatto tolto i dubbi su un pressing fuori luogo da parte di Bruxelles sulle urne italiane.