Giorgia Meloni, l'incubo del pareggio al Senato: "Pronti all'inciucio"
Un incubo tormenta Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia lo ha rivelato ai suoi fedelissimi, Francesco Lollobrigida, Guido Crosetto, Fabio Rampelli. "Qualcosa non torna, se sbandiamo all'ultimo tornante rischiamo la beffa, non possiamo permetterci il pareggio al Senato". La frase, riportata in un retroscena da La Repubblica, si riferisce alla crescita improvvisa ed esponenziale del Movimento 5 stelle, soprattutto al Sud, che potrebbe frenare la corsa di FdI. In Campagna, Puglia, Sicilia e Sardegna Giuseppe Conte starebbe recuperando consensi. La domanda è: a chi li sta prendendo? Al centrodestra o al Pd? E che conseguenze avrà una eventuale scalata dei 5s sui collegi uninominali?
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Il calcolo è abbastanza semplice: se i pentastellati dovessero vincere anche solo in una decina di sfide al Senato, la maggioranza di centrodestra potrebbe fermarsi a quota 102-103 sui 200 parlamentari che andranno a Palazzo Madama. Quindi il governo Meloni nascerebbe sì ma non con una maggioranza assoluta. Per questo la presidente di Fratelli d'Italia all'ultimo comizio ha accusato gli avversari: "Sono pronti a fare di nuovo inciuci, dichiarino le alleanze prima del voto".
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Ma qualche problema la Meloni lo ha anche con i suoi alleati. Matteo Salvini ha parlato di nuovo da ministro dell'Interno in pectore, a Porta a Porta: "Tornerò a bloccare gli sbarchi, saranno reintrodotti i decreti Sicurezza e entrerà in Italia solo chi ha il permesso". La leader di FdI però, sempre secondo quanto riporta La Repubblica, non vuole il capo della Lega al Viminale: "La delega alla sicurezza della Nazione", ripete ai suoi, non vuole cederla ad altri partiti, a maggior ragione se il Carroccio dovesse ottenere risultati ben lontani da quelli raggiunti in passato. Inoltre, il processo Open Arms di Palermo a carico dell'ex ministro dell'Interno renderebbe problematico anche per il Quirinale l'affidamento dell'incarico a Salvini.