Omnibus, De Magistris: "C'è poco da ridere", Nordio risponde così
"Vorrei che ci fosse qualcuno che cominciasse a parlare di pace": Luigi De Magistris, ospite di Omnibus su La7, si dice contrario all'invio di armi in Ucraina e spiega le sue proposte per la risoluzione del conflitto. "Vorrei un'Europa che finalmente fosse amica degli americani, ma non supina, che riprendesse il dialogo con la Russia mettendo a terra una proposta immediata", ha continuato l'ex sindaco di Napoli. "Lei come lo convincerebbe Putin?", gli ha chiesto allora la conduttrice, Gaia Tortora.
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De Magistris, a quel punto, ha elencato le sue proposte: "Per arrivare a un ritiro delle truppe e a un cessate il fuoco non puoi pensare che Putin lo faccia unilateralmente, quindi stop all'invio delle armi, stop all'espansione della Nato a cominciare da Finlandia e Svezia, dare autonomia alle regioni russofone del Donbass e della Crimea, rafforzare la sovranità dell'Ucraina, fare una conferenza di pace a Kiev, far diventare l'Ucraina un Paese neutrale e denuclearizzato, ponte della costruzione di un nuovo dialogo tra Occidente e Oriente, e firmare un trattato di denuclearizzazione sia della Russia che dell'Occidente".
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Alle parole di De Magistris Carlo Nordio, altro ospite del talk, ha risposto facendosi una risata. "Nordio si è fatto una risata quando lei esponeva il suo piano", ha sottolineato la Tortora. "C'è poco da ridere", ha commentato l'ex sindaco. Mentre l'ex magistrato, ora candidato con FdI, ha chiarito: "Era un sorriso benevolo, non sarcastico. Chi conosce la storia, sa che quando un dittatore è aggressore, la cosa peggiore da fare è dargliela vinta. Prima della pace vengono la libertà è l'indipendenza nazionale. Le proposte di De Magistris sono le stesse che faceva Chamberlain quando cercava di fare l'appeasement con Hitler. Gli ha concesso l'Austria, i sudeti e poi la Cecoslovacchia. Alla fine Hitler si è mangiato la Polonia. Quando un dittatore esprime chiaramente le sue idee imperialiste, l'unica cosa da fare è fargli capire con la forza che ha sbagliato".
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