Tremonti, accusa choc: tsunami sull'Italia? "Qual è stato il più grande errore"
"È evidente che se si è continuato a stampare moneta per 10 anni, prima o poi l’inflazione sarebbe esplosa". Giulio Tremonti spiega quale sarebbe stato - a suo avviso - l'errore che ha portato alla situazione critica di oggi. L'ex ministro dell'Economia è stato ospite del Cnpr Forum, dove ha puntualizzato: "Il passaggio dall’austerity al ’whatever it takes’ era una tecnica giusta nel breve periodo. In forma emergenziale". La frecciatina al premier uscente Mario Draghi, insomma, non è nemmeno troppo velata.
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Il professore, che è candidato a Milano con Fratelli d’Italia in vista delle elezioni del 25 settembre, ha poi proseguito: "Adesso dobbiamo immaginare una strategia tenendo presente che un’enorme quota del debito italiano si trova nelle banche, così come il risparmio delle famiglie". In ogni caso, secondo lui, "non è tassando i patrimoni e i risparmi che si esce dall’impasse. Serve una politica autorevole che sappia parlare agli italiani convincendoli che investire nello Stato è nell’interesse di tutti".
Ecco perché il partito dello scostamento si sta allargando
Parlando invece della riforma fiscale, Tremonti è stato molto chiaro: "La parola d’ordine è: semplificare. In 17 mesi di governo Draghi sono stati totalizzati 2 km e 700 mt di sviluppo lineare di legislazione. Questo non è diritto, è rovescio. Anche qui i professionisti devono essere parte dirigente, auspicando che il prossimo governo dia vita a riunioni, incontri, discussioni, raccolta di materiali per una riforma che parta dalla base per arrivare al vertice per poi tornare giù". L'ex ministro ha ricordato di averci già provato "nel 2003 con una proposta di riforma che prevedeva 5 imposte irpef, ires, iva, accise e imposta su servizi. È ora di finirla con decine di bonus che si inseguono l’un l’altro". E la detassazione? "La ricetta è semplice - ha continuato Tremonti -. Basta prevederla per chi assume e chi investe, come prevedeva la legge che porta il mio nome".