Il diktat arcobaleno sulle mamme lesbo: i compagni e Peppa Pig
L'orso Penny con le mamme lesbiche Su questa cosa delle du' mamme maiale di Peppa Pig, con la destra che insorge a tutela dell'infanzia esposta aquel subdolo messaggio della lobby gay (nonché, supponiamo, a protezione dell'immagine della famiglia suina tradizionale, irrimediabilmente lesa dall'inopinata estromissione del verro), e con la sinistra eretta a bastione difensivo della quota arcobaleno nella distribuzione dei cartoni animati, le due formazioni contendenti si segnalano per livelli molto diversi di chiamiamola, sofficemente, così inadeguatezza.
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Da una parte, infatti, c'è la destra che su questa faccenda sembra la mamma di quel film di Troisi, quella che al figlio disadattato spiega che il mondo va a rotoli per colpa dei capelloni e della minigonna. Un po' desolante, certo: ma così scopertamente scollata e fuori tempo tranne forse che presso qualche centro-anziani da risultare dopotutto innocua.
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Dall'altra parte, e cioè a sinistra, vien su invece una reazione sguaiata, forse nata, come una specie di totemismo isterico dietro cui non si scova proprio niente di liberale e anti-censorio ma la pretesa di costituzionalizzazione, via Tv di Stato, del cartone animato in protocollo schwa. E sotto sotto, ma nemmeno tanto, non c'è un'istanza di tollerante apertura contro la balordaggine di chi vuole vietarlo: ma la pericolosità di chi vorrebbe imporlo.