Giorgia Meloni, le mani nei capelli quando parla Salvini? La verità dietro questa foto
Questa è la cronaca di una fake news. Meglio: la cronaca di una foto spacciata per quello che non è. Ovvero di una Giorgia Meloni che domenica scorsa, al forum Ambrosetti di Cernobbio, si sarebbe messa le mani nei capelli mentre Matteo Salvini metteva in dubbio l'utilità delle sanzioni nei confronti della Russia. Narrazione diffusa dalla maggior parte dei quotidiani di lunedì scorso, con la foto in questione- nella quale peraltro il presidente di Fratelli d'Italia, a capo chino, ha le mani sulle tempie, non tra i capelli - sparata in prima pagina. Martedì sera Bruno Vespa, nella puntata di Porta a Porta dedicata proprio a Meloni, ospite in studio, all'inizio della trasmissione ha ricostruito quanto accaduto a Cernobbio. E il flusso di immagini non mente: nel momento in cui Salvini parlava delle sanzioni rispondendo a una domanda di Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera - peraltro senza replicare le affermazioni più significative rilasciate sul tema quel giorno -, Meloni è impegnata a scambiare due parole proprio con il numero uno del quotidiano. Nessuna mano nei capelli.
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A quel punto Vespa ha lasciato la parola alla leader di Fratelli d'Italia, chiedendole un commento sulla bufera mediatica suscitata dalla foto incriminata. «In due ore si assumono tutte le pose possibili e immaginabili indipendentemente da chi sta parlando», ha spiegato Meloni piuttosto divertita; «ho i miei fogli, rileggo le mie cose, mi tiro su i capelli». Peccato che nell'istantanea utilizzata dalla maggior parte di giornali e siti web per seminare zizzania tra i due alleati quel gesto sia avvenuto mentre Salvini è muto.
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«Lui quando parla si porta in avanti, aveva delle slide su cui abbiamo anche scherzato», ha ricostruito il presidente di Fratelli d'Italia, mentre nella «foto pubblicata era in silenzio, con la testa alta, nella tipica posa di chi sta ascoltando». Insomma, Giorgia si sarà anche messa le mani nei capelli - vai a sapere se per stanchezza o disperazione - ma certo non mentre aveva la parola il segretario della Lega. «Stavo con le mani nei capelli mentre parlava ragionevolmente uno dei miei avversari». La certezza è che non parlava Matteo, ma «qualcun altro». Magari, per paradosso, «Tajani». Eppure per 24 ore ci è toccato sentire di tutto. «L'altro giorno ho letto: "I timori della Meloni: Salvini farà cadere il governo a ottobre". Ma a ottobre il governo neanche c'è!». Certo tra i due, come è naturale che sia, non è tutto rose e fiori. «È tutto surreale. Abbiamo i nostri battibecchi e le nostre incomprensioni quando non siamo d'accordo, ma montarli ad arte e dire altre cose, questo no». Un uso strumentale delle immagini su cui i due leader hanno convenuto. «Gli ho mandato un messaggio: "Curiosa questa foto". Ma Salvini non parla». Caso chiuso. Fino alla prossima fake news.
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