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Elezioni, "l'ombra dei brogli": la denuncia di FdI, gioco sporchissimo
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Il rischio brogli alle elezioni politiche per i residenti all'estero è altissimo. Come già denunciato da Francesco Storace in un articolo pubblicato su Libero il 27 agosto, sono pronte vere e proprie bande di falsari per modificare i voti. Ora, su il Giornale è uscita una nuova denuncia: "Gli elenchi degli italiani residenti all'estero sono pieni di novantenni e centenari. Delle due l'una: o da noi si vive davvero male o dietro l'elisir di lunga vita dei nostri connazionali c'è una colossale truffa elettorale. Che potrebbe avere ripercussioni anche sui conti disastrati dell'Inps". A scoprire l'inghippo, limitatamente agli elenchi degli iscritti all'Aire della circoscrizione in cui è candidato - Nord America-America centrale - è stato Andrea Di Giuseppe, capolista per il centrodestra per la Camera in quota Fratelli d'Italia. C'è una denuncia indirizzata alla Procura di Roma che verrà presentata nelle prossime ore e che Il Giornale è riuscito a intercettare.
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Quando Di Giuseppe ha scoperto che il plico con la scheda elettorale è stato spedito a un indirizzo diverso dal suo abituale domicilio, si è rivolto al console generale italiano a Miami Cristiano Musillo. Scoprendo che altri cambio di indirizzo, regolarmente comunicati in qualche caso tramite il Consolato, non sono stati tempestivamente aggiornati. "L'allarme brogli è serio, i precedenti non mancano. Ecco perché Di Giuseppe ha voluto vederci chiaro", si legge sul quotidiano che raccoglie le sue parole: "Su un totale di 437.802 nominativi presenti nella lista elettorale della ripartizione America settentrionale e centrale, 55.490 hanno tra 70 e 79 anni, 45.441 tra 80 e 89 anni e 21.427 fino a 98 anni e 2.218 più di 99 anni".
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Insomma, conclude il Giornale, "è realisticamente ipotizzabile che vi siano decine di migliaia di persone che risultano presenti nelle liste degli liste elettorali della ripartizione America settentrionale e centrale benché decedute, e che quindi, sia altamente probabile che, in loro nome, vi siano dei terzi che esercitano il diritto di voto e si impossessino delle pensioni di persone decedute con deleghe o accessi informatici abusivi".
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