Pd, caccia grossa al voto dei mantenuti: così Letta prova a ingraziarsi i fannulloni
Non si può richiedere a nessun partito il voltafaccia all'esercito di parassiti, di finti invalidi, di pensionati d'adolescenza, di imboscati ministeriali che fanno il nerbo dell'Italia mantenuta: è un tesoretto di voti, ed è comprensibile che nessun partito voglia rinunciare ad accaparrasene almeno una parte.
Ma se a nessun partito si può chiedere tanto, e cioè di destituire i privilegi di quell'esercito, a tutti i partiti bisognerebbe almeno richiedere di non istituirne altri. E soprattutto di non fondare le ragioni della propria esistenza sulla lotta di classe che arma il mantenuto contro chi lo mantiene.
"Maggioranza da soli". Sondaggi, bomba sul Cav: cosa può accadere al voto
Il centrocomunista di Enrico Letta nell'attesa di ricongiungimento coi profughi di Casaleggioland, che lavorano per procura nel Sud più familiare - è perfino programmaticamente rivolto a suscitare gli appetiti redistributivi dei cinque italiani su sei che non lavorano, senza preoccuparsi del fatto che quei voti sono tanti ma insufficienti a far maggioranza: perché è comunque uno zoccolo durissimo, e difenderne il privilegio significa valersi della formidabile base di conservazione, di corruzione, di resistenza anti-riformatrice che tiene al potere la sinistra a prescindere dal fatto che vinca o perda alle elezioni.
Sanzioni a Putin, la frase con cui Letta si copre di ridicolo: Salvini lo "divora"
Di peggio rispetto alla spudorata violenza dell'eversione grillina, c'è solo l'opera di sinistra che l'ha costituzionalizzata per fagocitarla finché è possibile e per allearvisi quando è necessario: ora per intestarsi, ora per condividere la medesima lotta a difesa della Repubblica fondata sul lavoro degli altri.