Sanzioni a Putin, la frase che imbarazza Enrico Letta: l'affondo di Salvini
Un lunedì di passione. Anche se sarebbe meglio dire di "terrore". Oppure di "panico" sui mercati. Tre dati, in breve: il prezzo del gas che ritorna alle stelle dopo che la Russia di Vladimir Putin ha deciso di non riaprire il gasdotto Nord Stream; l'euro che tocca i minimi da 20 anni a questa parte, ossia i minimi storici, sull'euro; le Borse che crollano e il petrolio che sale.
La crisi energetica, insomma, picchia durissimo. Ed in questo contesto sta montando il dibattito sulle sanzioni contro Russia e Putin per l'invasione dell'Ucraina. In prima linea nel metterle in discussione c'è Matteo Salvini, che ne chiede una revisione o un netto impegno dell'Europa per contenerne le drammatiche conseguenze che stiamo iniziando a pagare con mano. Sia chiaro: nessuno è né sarà mai "alleato" dello zar sanguinario. Semplicemente, a otto mesi dall'inizio dell'invasione, ci si interroga sul futuro.
E il tema ovviamente irrompe in campagna elettorale. Anche sui social. Ed è proprio su Twitter che Salvini scocca un colpo da ko tecnico ad Enrico Letta, il segretario del Pd. Il leader della Lega, infatti, rilancia un cinguettio del Corriere della Sera, che risale al 5 marzo 2022, in cui si dava conto delle parole proprio di Enrico Letta.
La guerra era iniziata da quattro giorni e il leader Pd affermava: "Le sanzioni sono le più dure mai comminate e in qualche giorno porteranno al collasso l'economia russa, che finirà in ginocchio. Gli effetti stanno già arrivando. E intanto, il tema di fondo è fare in modo che Putin non si prenda l'Ucraina". Bene, di mesi ne sono passati 8 e quel collasso dell'economia russa proprio non si è visto. Non a caso Salvini, rilanciando il tweet, commenta: "5 marzo. Bravo Enrico, non ne sbagli una". Touchè.
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