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Beppe Grillo demolito da Francesco Storace: ulula contro i jet privati. E i suoi yacht?

francesco storace
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Non perde il vizio mister Beppe Grillo, sempre più dottor Jekyll e mister Hyde. Nel nome della frenesia elettorale che vede Conte e i Cinque Stelle posizionarsi a sinistra per manganellare Letta e il Pd, il supercomico ha deciso di imbracciare anche lui la lupara contro i jet privati. Inquinano, ulula dal suo blog, e sembra uno di quegli ambientalisti estremisti che sanzionano soltanto i comportamenti altrui. Si è scordato - per l'età che avanza inesorabile - i bei tempi, quando lui privilegiava gli yacht superinquinanti dei suoi amici del cuore. E diceva, allora, di non essere un ecologista...

 

Ma ora si è scatenato. Adesso, come detto, fa le pulci a chi usa jet privati (mica gli yacht) e li sbatte sul suo blog, manco fosse un Fratoianni qualsiasi. Ora e non ieri, come se fosse un francese qualunque. Vuole farci imitare il presidente francese Macron, Beppe Grillo, nel risparmio di energia. E scrive: «In un contesto di crisi Il comico si energetica e riscaldamento globale, i francesi sono invitati a ripetere piccoli gesti quotidiani per ridurre il loro consumo di elettricità e la loro impronta di carbonio.

"Uno sforzo" chiesto alle famiglie nell'ambito di un "piano di sobrietà" volto a superare l'inverno senza interruzioni di corrente. Tuttavia, i francesi super ricchi continuano ad utilizzare i loro jet privati per viaggi (professionali o personali) che possono essere effettuati in treno o in auto. Per questo è iniziata una vera e propria denuncia social contro il consumo folle di questi ultra miliardari».

Così Beppe Grillo in un post sul suo blog, dove suggerisce: «Potremmo emulare l'iniziativa anche in Italia, che ne dite?». Il fondatore del M5S spiega che «negli ultimi mesi account Twitter e Instagram hanno tracciato i viaggi degli aerei dei super miliardari.

Tra i tanti, quello più seguito è "I Fly Bernard", un account Twitter di un famoso militante francese che fa il bilancio del peso ambientale dei jet privati dei miliardari francesi. Il nome dell'account "I Fly Bernard" è un richiamo al boss del lusso francese Bernard Arnault, proprietario di LVMH (Louis Vuitton, Christian Dior, Sephora, Fendi, Céline...). "Quello che sto cercando di denunciare è il loro uso di jet privati come taxi", ha dichiarato il creatore dell'account, un ingegnere che desidera rimanere anonimo».

L'ECOFURBETTO
È il "nuovo" Beppe Grillo, insomma. Ben diverso da quello pizzicato nei primi anni Duemila su uno yacht al largo della Sardegna. Ancora si trovano in circolazione le foto del settimanale Eva Tremila che lo immortalavano in costume da bagno mentre saliva faticosamente, causa una pancia di tutto rispetto, a bordo di un'imbarcazione. Proprio Liberò lo battezzò come "L'ecofurbetto". 

 

Ovvero, il classico predicatore del bene mentre razzola male, che fa battaglie e promuove campagne ecoambientali, come quella a favore dell'auto a idrogeno, mentre invece se ne va in giro spensierato sudi un motoscafo «da 490 cavalli, due motoroni alimentati da inquinantissimo e puzzolentissimo gasolio». All'epoca se ne uscì con una specie di «a mia insaputa» ante litteram, così giustificandosi: «In realtà quella barca, un motoscafo di sei metri e mezzo che non ha un motore da 490 cavalli, non è mia ma di un amico che è anche il mio medico. Io mi trovavo in spiaggia, al Mortorio, e da lì l'ho raggiunto a nuoto per un saluto e due chiacchiere. E poi, scusi, cosa significa "ecofurbetto"? Non sono un ecologista, non mi occupo di ecologia ma di sistemi e tecnologie». Si vede che la passione per l'ecologia - nella nuova disputa anti jet - gli è arrivata a tarda età. 

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