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Guido Crosetto avverte Giorgia Meloni: "C'è disappunto perché sta vincendo"

Crosetto e Meloni

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Guido Crosetto non ha dubbi, su Giorgia Meloni, "non c'è diffidenza. C'è disappunto verso chi sta vincendo. Un meccanismo piuttosto semplice da decifrare". Il cofondatore di Fratelli d'Italia, in una intervista rilasciata a il Corriere della Sera, sulle parole della Meloni, subito stoppata da Matteo Salvini, in merito alla premiership, sostiene che "si è fatta una forzatura": Si sono estratti 10 secondi da un discorso di un'ora e mezza, in cui Giorgia sostiene che se il centrodestra vincerà le elezioni, il Quirinale ne prenderà atto. Una cosa banale. Detta con rispetto verso Mattarella che sa bene cosa deve fare e lo farà, soprattutto se dalle urne uscirà un risultato chiaro. Ma qualcuno ha voluto estrapolare e polemizzare".

 

 

A "estrapolare" sono stati "i leader degli altri partiti che non sapendo come fermare Meloni analizzano ogni frase al microscopio alla ricerca di qualcosa da utilizzare in negativo. Un problema, questo atteggiamento, per il Paese non per la leader di FdI. Inventare polemiche semantiche è fare politica giocando al ribasso: non cerco di essere migliore dell'avversario, ma lo scredito e lo insulto per provare a batterlo". Salvini è un alleato e "il centrodestra è una coalizione. Ma in campagna elettorale ogni leader ha due obiettivi: ottenere un risultato di coalizione e ottenerne uno di partito. E risponderà dei due risultati. È una competizione nella competizione", osserva ancora Crosetto.

 

 

Per quanto riguarda gli alleati, la leader di Fratelli d'Italia "in teoria" può fidarsi, "in pratica, come dice il Vangelo, dai frutti li riconoscerete". E a chi gli chiede se la coalizione di centrodestra reggerà dopo il voto, Crosetto risponde: "Dipende. Le parole dette in campagna elettorale passano. Quel che si decide di fare per il Paese, invece, resta. Mi auguro che, dal giorno dopo le elezioni, ogni leader di partito si dimostri consapevole della responsabilità che ha. Si comporti da statista. Io ho fede. Ma solo per il personaggio politico che conosco meglio, Giorgia Meloni, sono sicuro sarà così. Lei ha la consapevolezza al 100 per cento che il centrodestra ha un'occasione storica anche per zittire chi la dipinge come non è". 

 

 

 

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