"Non guardiamo i sondaggi e occupiamoci poco degli avversari", tuona Stefano Bonaccini, in una intervista a La Stampa. Non vuole sentir parlare, il governatore del Pd dell'Emilia Romagna, del 26 settembre, il day after che potrebbe aprire una resa dei conti dentro al suo partito - "chi parla del 26 vuol dire che ha già dato per certa la sconfitta" - ma promette una futura discussione sul "consenso reale" delle correnti e la "selezione della classe dirigente". "Io non dico fate come me, dico solo che le previsioni si possono ribaltare. Peraltro, usciamo dall'idea delle 'zone rosse': poco prima delle nostre elezioni, avevamo straperso l'Umbria. Non ci sono più luoghi inviolabili", aggiunge.
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Oggi in Sicilia il campo largo si è rotto, il M5S correrà da solo. Cambia qualcosa per il terzo polo? &laq..."Non bisogna essere né spaventati, né preoccupati. Noi guardammo poco i sondaggi e ci occupammo poco degli avversari, anche quando ci chiedevano 'quando farete le valigie?': questo consiglierei di fare anche oggi. Fare proposte credibili e affidabili. E sono persuaso che, così, si può convincere almeno una parte dei tantissimi indecisi che ancora ci sono", prosegue Bonaccini. "Sappiamo bene, ed è giusto, che quando fai un'alleanza anche le forze politiche più piccole devono avere garantiti dei candidati e degli eletti, altrimenti che senso avrebbe una coalizione? Nessuno vorrebbe stare con te".
Enrico Letta, fischi a Rimini: "Dobbiamo allungare l'obbligo scolastico..."
"Dobbiamo rendere obbligatoria la scuola d'infanzia, che oggi non è obbligatoria. E poi dobbiamo allunga...Quanto ad Enrico Letta, "non ha bisogno di consigli. Ma sa anche lui che abbiamo davanti un mese per fare una proposta al Paese, pochi punti, molto netti. E per mobilitare il territorio, cosa fondamentale", sostiene ancora Bonaccini. Detto questo, il governatore, che aveva chiaramente detto "no ai paracadutati in Emilia-Romagna", si ritiene soddisfatto delle liste. "E infatti ringrazio il segretario nazionale perché, così come avevo chiesto, quasi tutti i nostri candidati sono riconosciuti e riconoscibili".