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Sondaggio, Enzo Risso: "Centrodestra in vantaggio di 16 punti. Ma occhio a questo dato"

Enzo Risso

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I numeri parlano chiaro: il centrodestra è in vantaggio di 16 punti percentuali sul centrosinistra: "46-48% contro il 29,5% di Pd e alleati", secondo Enzo Risso, docente di teoria e analisi delle audience nell'Università La Sapienza di Roma e direttore scientifico di Ipsos, che in una intervista a ItaliaOggi ripresa dal sito sussidiario.net, spiega che i temi decisivi per gli elettori saranno "immigrazione, sicurezza, tasse, lavoro e carovita" e che c'è un 36% di astenuti che "decideranno all'ultimo momento" e potrebbero spostare quindi gli equilibri. 

 

Partendo dalle intenzioni di voto, al momento il duo Calenda-Renzi si colloca "tra il 3,9 e il 4,5%". Il Pd "è al 23%, con gli alleati - Sinistra italiana, +Europa, verdi, Di Maio - arriva al 29,5%".  La coalizione di centrodestra "è tra il 46 e il 48%. FdI è tra il 22-23%, Lega 14-15%, FI 7-8%". Mentre il M5s si attesta tra "il 10 e l'11%". E se "il 55% degli italiani sa già cosa votare", negli "ultimi 15 giorni" prima del voto gli indecisi e i distratti "cominciano chiedersi cosa votare".  

 

 

Di certo non siamo più un Paese di centristi. "Oggi sono il 13,4%, si definiscono moderati o democristiani puri", osserva Risso. Mentre "conservatore è una persona a cui non piace la sinistra, vuole meno tasse, è più tradizionalista nella visione della famiglia, non è attirato dalle libertà di quarta generazione (i 'nuovi diritti', ndr) è infastidito da aborto ed eutanasia". Poi ci sono gli "antifascisti: 17,2%. Sono seguiti dai delusi dalla politica, 16%".  E occhio a 36% di astenuti. "Quella quota di persone deciderà all'ultimo momento e lo farà sulla base delle sensazioni di pancia e in relazione ai problemi che saranno per loro in quella fase preminenti. Presumibilmente i temi di sicurezza e carovita".  

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