Giorgia Meloni premier, "sì però...". Così Berlusconi riapre la partita
Con una intervista al Tempo, Silvio Berlusconi riapre la partita della premiership nel centrodestra e lo fa con toni dolci e cortesi, ma fermi. La leader di Fratelli d'Italia, spiega il fondatore di Forza Italia, "come altri esponenti del centrodestra, ha senz'altro l'autorevolezza necessaria per guidare il governo". Si vedrà dopo il voto, quando gli equilibri dei sondaggi potrebbero ricevere qualche scossone dalle urne del 25 settembre e potrebbero scontrarsi anche con le forze in Parlamento e il vaglio, pesante, del presidente della Repubblica.
"Fattene una ragione, str***za come te". Sallusti zittisce la Aspesi anti-Meloni
In ogni caso, nel centrodestra ci si sta già preparando alla lista dei ministri: nella squadra di governo "ci saranno esponenti di partito e figure autorevoli della società civile", anticipa il Cav, perché "l'Italia ha ancora bisogno di chiamare a raccolta le energie migliori, ed è quello che faremo, senza rinchiuderci nei recinti di partito", ha rimarcato l'ex presidente del Consiglio, aggiungendo di voler "annunciare alcuni nomi prima delle elezioni, ma ora è decisamente presto".
"Meloni? Non escludo passi imprevedibili". Sorgi, cosa succederà prima delle urne
Berlusconi ha quindi fatto un riferimento polemico a Enrico Letta e al Pd, affermando che, se per molti partiti "l'agenda Draghi è uno slogan, uno di quei termini del linguaggio politico che in realtà significano molto poco, certo il nuovo governo di centrodestra dovrà continuare le molte cose buone avviate dal governo Draghi". "Questo - ha puntualizzato ancora - io l'ho sempre detto, anche prima della crisi di governo". Interpellato sul presidenzialismo proposto da Fratelli d'Italia, Berlusconi ha puntualizzato: "In verità è una proposta che ho lanciato io per primo, fin dal 1995, in un discorso alla Camera dei deputati. Serve a dare stabilità al sistema, come avviene negli Stati Uniti, nonostante le forti tensioni che attraversano la società americana in questi anni. Serve soprattutto a restituire agli elettori la scelta su chi debba guidare l'esecutivo".
"Il 24 agosto". Draghi, tam tam impazzito: cosa accadrà a un mese dal voto