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Enrico Letta, lo schiaffo del big Pd: cambia partito in campagna elettorale
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Fuga eccellente dal Pd in Basilicata. Non è infatti riuscito ad accettare la seconda esclusione di fila dalle liste per le Politiche Marcello Pittella, ex governatore dem della Regione. E così ha fatto i bagagli dal Pd in direzione Azione. Ad annunciarlo è stato lui stesso ieri su Twitter: «Due veti sono troppi. Ne bastava uno! Grazie Carlo Calenda, Mara Carfagna e Matteo Richetti per l'opportunità di affermare democrazia e giustizia, con la guida della lista plurinominale al Senato. Sarà festa di popolo e di libertà! La rivincita dei territori contro diktat romani!».
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Il primo veto cui fa riferimento Pittella è quello che ha portato Letta a preferirgli come capolista al Senato in Basilicata il suo fedelissimo Vito De Filippo: in quel caso l'ex presidente della Regione Basilicata aveva parlato di «delitto perfetto» perché sono stati '«calpestati diritti, principi, territorio, storia e democrazia! Nella vita ci vuole dignità». Il secondo veto si è consumato ieri: dopo la rinuncia alla candidatura come capolista per il proporzionale alla Camera di Raffaele La Regina, il giovane dem finito nel polverone per i posti e i tweet anti-sionisti, Pittella evidentemente si aspettava un "ripescaggio". Ma niente da fare: al posto di La Regina è stato indicato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enzo Amendola. Lasciato il Pd, Pittella sarà il capolista del Terzo Polo al Senato.
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Giustizia privata, né buoni né cattivi
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