Enrico Letta, "nuovo capolista Pd": il grosso imbarazzo, chi è
Toh, Enrico Letta alla fine candida come capolista in Basilicata Enzo Amendola. L'occasione riparatrice l'ha fornita Raffaele La Regina, 29enne ex collaboratore del vicesegretario dem Peppe Provenzano comparso a sorpresa nelle liste. La Regina è stato costretto a rinunciare a causa del clamore suscitato da alcuni suoi post contro lo Stato di Israele. E così il segretario Letta, che tanto puntava sui nomi "giovani", ripiega su Amendola, ex ministro per gli Affari europei nel governo Conte 2 e attuale sottosegretario uscente alla Presidenza del consiglio. Era uno degli "esclusi eccellenti" del Pd, candidato non come capolista a Napoli con pochissime speranze di farcela. Dopo le prime polemiche, furiose, Amendola aveva accettato di correre in Campania "per spirito di servizio", ma nel partito la decisione del segretario di dare la precedenza ad alleati come Roberto Speranza o Luigi Di Maio, sacrificando alcuni big del Nazareno, era stata accolta con molti maldipancia (eufemismo).
Amendola, peraltro, non era uno qualunque: nome forte del Pd in Europa, è considerato l'uomo più vicino a Mario Draghi nel partito. Farlo fuori, di fatto, quando "l'agenda Draghi" è uno dei punti cardine del programma, è sembrato uno dei più clamorosi autogol di un Letta in evidente difficoltà. Per fortuna (sua), ci ha pensato La Regina a rimediargli un posto all'ultimo minuto, nella maniera più imbarazzante possibile.
Dopo due giorni di scontri politici, sabato mattina si sparge la voce del passo indietro di La Regina. Tanto che il leader della Lega Matteo Salvini commenta con un "meglio tardi che mai". A stretto giro la smentita dello stesso La Regina su Twitter: "Nessun passo indietro, stiamo lavorando alla campagna elettorale con passione e determinazione. La vicenda di ieri si è chiusa con le mie scuse, la destra vorrebbe tenerla aperta", scrive il diretto interessato intorno alle 10.20. Il giallo si infittisce intorno all'ora di pranzo, quando il tweet sparisce dall'account del segretario lucano del Pd. E' il preludio al passo indietro definitivo, sempre con un cinguettio: "Quando si ha 20 anni si esprimono e si pensano molte cose. Poi si cresce, si studia, si cambia idea. Rinuncio alla mia candidatura perché il Pd viene prima di tutto e perché questa campagna elettorale è troppo importante per essere inquinata in questo modo". E la parola fine per evitare nuovi ripensamenti la mette il Nazareno: "Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha chiesto a Enzo Amendola di correre come capolista in Basilicata alla Camera per la lista Italia democratica e progressista".