Giorgia Meloni attaccata dalla Pravda, Urso: "Perché tutti zitti?"
Perché nessuno difende Giorgia Meloni? Dopo l'attacco del quotidiano russo Pravda contro la leader di Fratelli d'Italia, si alza la voce di Adolfo Urso, esponente di FdI ma soprattutto presidente del Copasir. Una sottolineatura inquietante, visto il clima generale e l'allarme delle possibili influenze russe sul voto del 25 settembre.
Secondo la Pravda, il giornale più vicino al Cremlino, una vittoria della Meloni "getterà l'Italia nel caos", stigmatizzando la posizione filo-Nato e filo-Ucraina del suo partito. Un attacco che fa il paio alle parole dell'ex presidente russo Dmitry Medvedev, che pochi giorni fa aveva invitato gli elettori europei (ma con riferimento soprattutto alle elezioni italiane) a punire "i partiti stupidi". Quelli, cioè, che sostengono Kiev e la guerra contro l'invasore russo. In quel caso, tutti avevano condannato l'ingerenza di Medvedev. Nel caso della Pravda contro la Meloni, invece, tutti zitti. Soprattutto a sinistra. "Sono passate oltre tre ore e non mi sembra di aver notato dichiarazioni di esponenti del governo o di leader politici a difesa di Giorgia Meloni così duramente attaccata dalla Pravda per le sue posizioni europee e atlantiche. È proprio in questi momenti che occorre dimostrare il massimo di unità nel difendere la sovranità nazionale da ogni tentativo di ingerenza straniera", sono le parole, dure, del senatore Urso.
Da Fratelli d'Italia rilanciano: "La Pravda russa, quotidiano comunista tanto caro anche alla sinistra italiana, attacca frontalmente Giorgia Meloni per le sue chiare posizioni a sostegno dell'Ucraina e della collocazione occidentale dell'Italia. Questi attacchi da parte degli eredi della peggiore propaganda sovietica, sono una medaglia per Fratelli d'Italia della quale andiamo fierissimi", spiega il senatore meloniano Giovanbattista Fazzolari. "Ogni attacco della Pravda a Giorgia Meloni è una riconferma del chiaro e coerente posizionamento di Fratelli d'Italia nel campo occidentale e atlantico", conferma il deputato Federico Mollicone, che poi chiede: "La sinistra si straccerà le vesti per questa interferenza sul voto italiano? Come ha evidenziato anche il Copasir, rischiamo ingerenze della Russia e della Cina nel processo elettorale. Ci vuole massima vigilanza."