Sondaggio Noto, centrodestra: ecco come cambiano gli equilibri
Secondo l'ultima rilevazione di Noto Sondaggi, effettuata i 17 agosto e riportata sul Corriere della Sera, la caduta del governo Draghi ha fatto bene a chi è stato più oppositivo, ovvero a Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle. Il partito di Giorgia Meloni infatti è dato tra il 24 e il 25 per cento, un paio di punti in più, e il Movimento di Conte è salito al 12-13 per cento. "Gli elettori di sinistra, compresi quelli del Pd, che non si riconoscono nell’Agenda Draghi si spostano sui 5 Stelle", spiega Antonio Noto al Corriere. "A Fratelli d’Italia viene riconosciuta la coerenza nell’opposizione a Draghi, a differenza delle altre due forze della coalizione (Lega e Forza Italia) che il governo lo hanno sostenuto fino a metà luglio".
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La Lega di Salvini, secondo il sondaggista, "avrebbe perso ancora qualcosa e si attesterebbe tra il 12 e il 13 per cento", mentre Forza Italia di Berlusconi sarebbe stabile "tra il 7 e l’8 per cento. I quattro partiti centristi riuniti in un solo raggruppamento, infine, oscillando tra il 2 e e il 3 per cento rischierebbero di non eleggere nessuno nei listini proporzionali".
Male il Pd "che arretrerebbe fino al 21-22 per cento (addio primo posto)". A rischio i partiti di sinistra mentre il Terzo Polo composto da Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi, "avvierebbe la campagna elettorale con un promettente 7-8 per cento".
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Per quanto riguarda i soli collegi uninominali, il centrodestra è dato "come vincitore nell’80-90 per cento dei casi. Con la possibilità, per via dei meccanismi del Rosatellum, di conquistare tra il 60 e il 64 per cento dei parlamentari, una soglia vicinissima a quella dei due terzi che consentirebbe modifiche alla Costituzione senza passare dal referendum".
Ma attenzione perché in questo scenario "pesa il dato di chi non voterà", circa il 30/40 per cento degli elettori. Un numero non indifferente.