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Giorgia Meloni, Carlo Nordio annuncia: "Mi candido", cosa cambia ora

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Si vanno definendo anche le liste del centrodestra. In casa Fratelli d'Italia viene ufficializzata la candidatura di Carlo Nordio, ex magistrato e negli ultimi tempi vicinissimo, secondo alcune indiscrezioni, a un posto in lista proprio con Fratelli d'Italia. Con una lettera pubblicata sul Gazzettino, Nordio ha spiegato la sua scelta di candidarsi: "Cari amici lettori, in questi giorni sono state diffuse alcune notizie, che speravo restassero riservate, su una mia possibile candidatura alle prossime elezioni. Benché non siano ancora ufficiali, è giusto che voi siate i primi ad averne conferma da me", ha esordito Nordio.

 

Poi spiega: "Ho sempre sostenuto che un magistrato non dovrebbe entrare in politica durante il servizio, e nemmeno dopo, per evitare il sospetto che le sue inchieste fossero indirizzate a procacciarsi un consenso elettorale - spiega Nordio -. Mi è stato obiettato che se il motivo è valido nell’immediatezza del congedo, quando sono ancora attuali le conseguenze delle indagini e le eventuali conseguenti polemiche, ciò non è più vero quando il tempo, padre di oblio oltre che di verità, ne ha sfumato o dissolto i contorni. E poiché son passati quasi sei anni dal mio congedo, e la magistratura mi sembra quasi un ricordo lontano, questi scrupoli non sono più giustificati".

 

Poi articola il suo ragionamento e spiega le sue ragioni: "Ma vi è una ragione ulteriore che mi ha convinto ad accettare. Dopo aver per scritto, per oltre 25 anni, sulle criticità della nostra giustizia e sulla necessità di rimedi urgenti in senso garantista e liberale, la rinuncia a intervenire attivamente quando te ne viene offerta la possibilità sarebbe una mancanza di coraggio, o quantomeno un atteggiamento di incoerenza e di pigrizia. Dopo aver sostenuto con convinzione la battaglia per i referendum, che sapevamo perduta in partenza e per ciò stesso più nobile e disinteressata, sarebbe irragionevole sottrarsi oggi a un impegno proprio in Parlamento, cioè sul terreno della produzione normativa. Le mie perplessità, prima di accettare, erano enormi, e sarebbe noioso elencarle. Ma la più dolorosa era quella di dover abbandonare i miei lettori del Gazzettino, dove fui chiamato dall’amico Giorgio Lago nel 1992. Sono stati tanti anni di corrispondenza affettuosa e amichevole con tutti i direttori, e in particolare con quello attuale, al quale va il mio incondizionato ringraziamento". E di fatto è una sorta di jolly, quello calato da Fratelli d’Italia, perché il trevigiano Carlo Nordio gode di una stima trasversale e viene già indicato come probabile ministro della Giustizia in un eventuale governo di centrodestra, tanto che molti lo danno già ministro delle Giustizia del futuro governo del centrodestra. 

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