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Beatrice Lorenzin, "dove la candidano": paracadutati Pd, è rivolta

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Le liste compilate dal Pd in vista delle elezioni del 25 settembre hanno fatto discutere parecchio, soprattutto per i ripensamenti di diversi esponenti dem, che prima hanno rifiutato e poi accettato le candidature. Sorprendente la scelta fatta su Beatrice Lorenzin, ex ministra della Salute, romana e con una lunga storia politica nella Capitale: "Non correrà né a Roma né nel Lazio ma figura terza in lista per il Senato a Torino e capolista a Verona, Vicenza e Padova", si legge sul Corriere della Sera.

 

 

 

Una sorte simile è capitata a un altro romano, Riccardo Magi di +Europa - alleato dei dem per le elezioni -, che è candidato nell’uninominale di Torino 1. I politici del centrodestra li chiamano i "paracadutati". Il motivo? Si tratta di candidati che il centrosinistra ha deciso di presentare in collegi che spesso non hanno nulla a che vedere con le storie personali dei personaggi proposti. In quei casi forse la scelta serve solo a garantire un’elezione non troppo complicata.

 

 

 

Un altro caso è quello di Debora Serracchiani, capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei deputati: correrà non solo nella sua regione, il Friuli Venezia-Giulia, ma sarà capolista per Montecitorio anche nel collegio 1 di Torino. Sorprende un po' pure quanto deciso in Campania: il ministro per la Cultura Dario Franceschini, ferrarese, è stato piazzato a Napoli. Indicativo, infine, il caso Laura Boldrini: nata a Macerata, correrà nel collegio proporzionale in Toscana.

 

 

 

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