Pd, scoppia la bufera su Nicola Zingaretti: la mossa per raccattare voti
Poi dice che il pubblico impiego non fatica. Eravamo tutti al mare o in montagna, ma un nugolo di dipendenti della regione Lazio è stato mobilitato da Nicola Zingaretti per un'ondata di assunzioni: tre bei concorsi per centinaia di persone da assumere e da svolgere in piena campagna elettorale. Nessuno ne sapeva nulla se non chi sta nelle segrete stanze, quelle che contano alla regione Lazio, allocate negli uffici della giunta. Gli stessi consiglieri trovano chiusi invece gli uffici della Pisana dall'11 al 19 agosto.
La sorpresa è avvenuta ieri mattina, 16 agosto: sul bollettino ufficiale della regione tre concorsi per seicento aspiranti al lavoro. Entro fine settembre le domande per 40 posti come assistente di area tecnica al Nue - 112, 295 per i centri per l'impiego come "esperto mercato e servizi per il lavoro", e altri 249 come assistente mercato e servizi per il lavoro, sempre per i centri per l'impiego.
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Insomma, si dovrà lavorare per dare lavoro. Sembra il modello Navigator tanto caro a Luigi Di Maio. Ovviamente è di sicuro casuale che le domande di partecipazione - a 45 giorni dalla pubblicazione dei bandi - scadano a fine settembre, cinque giorni dopo il voto delle elezioni politiche. Non osiamo immaginare quanti candidati uniranno al volantino di partito i moduli per far sognare chi è disoccupato: "Poi ci penso io". Musica già sentita nel passato e che inevitabilmente torna a farsi sentire.
LE SEGRETERIE - Non solo. I più furbi si precipiteranno nei vari uffici della Regione Lazio meta dei candidati ai concorsi, e faranno notare una clausola meravigliosa. Essa è stata escogitata per la cosiddetta "stabilizzazione", serve a garantire chi ci lavora già, anche se solo da un anno. Dodici mesi...
La norma afferma che costituisce titolo preferenziale per vincere il concorso aver "prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nell'amministrazione che ha indetto il concorso". Che è appunto la regione Lazio. E il pensiero malizioso corre a tanti membri delle segreterie politiche e degli assessorati in smobilitazione per le elezioni...
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La stessa norma è ripetuta all'articolo 9 punto q) di ciascuno dei tre bandi di concorso. È un titolo preferenziale esattamente come essere insignito di medaglia al valor militare, mutilato e invalido di guerra ex combattente o mutilato e invalido per servizio nel settore pubblico e privato; essere orfano di guerra; orfano di caduto per atto di guerra; orfano di caduti per servizio nel settore pubblico e privato; e tante altre circostanze tragiche che risparmiamo al lettore: tutto questo è parificato al lavoro di almeno un anno in una segreteria. Che sia stato "lodevole" l'impegno del candidato al concorso, ovviamente lo potrà stabilire il datore di lavoro che lo aveva chiamato a sé fiduciariamente...
LA COMMISSIONE - I magnifici seicento saranno decisi dalla commissione esaminatrice che sarà nominata dal direttore del personale. Prevedendo diverse migliaia, se non decine di migliaia, di partecipanti ai tre bandi, è da immaginare che tutto possa arrivare poco prima o poco oltre la data di svolgimento delle stesse regionali, quando la nuova amministrazione post Zingaretti non potrà fare altro che prendere atto dell'ultimo capolavoro del governatore. E cuccarsi i nuovi innesti sul groppone. Dai sindacati, ovviamente, neanche una parola o una semplice domanda di trasparenza. Anzi, la Cisl si è già premurata di inviare ai propri iscritti la notizia dei concorsi, assicurando di essere pronta a fare corsi di formazione per gli stessi. È tutto bellissimo.