Renzi e Letta, scoppia la lite finale: "Liste Pd? Rancore"
Alla fine dei conti Enrico Letta si sarebbe comportato esattamente come Matteo Renzi nella composizione delle liste in vista delle prossime elezioni. È quanto sostengono Francesco Bonifazi ed Ettore Rosato di Italia Viva. "Nella notte di ieri il Pd di Letta ha scelto le candidature esattamente nello stesso modo che per anni era stato contestato a Renzi. Tutto comprensibile ma no alla doppia morale", si sfoga in un post pubblicato sul suo profilo Twitter il senatore di Iv, Francesco Bonifazi. "Noto che Letta continua a criticare la formazione delle liste nel 2018. Nella notte di ieri lui ha fatto esattamente la stessa cosa", commenta sempre su Twitter il presidente del partito guidato da Renzi, Rosato. "Ognuno è libero di fare le proprie scelte, ma l’onestà intellettuale e la decenza dovrebbe impedire il moralismo a senso unico", conclude. E poco dopo arriva la risposta del diretto interessato, Matteo Renzi. "Oggi il mondo della politica commenta le scelte sui candidati del Pd. A me pare che - dalla scelta di come costruire la coalizione ai nomi delle liste - la guida di Enrico Letta si sia caratterizzata più dal rancore personale che dalla volontà di vincere. Vedremo i frutti il 26 settembre", attacca nella sua enews. "Auguro ogni bene a tutti, candidati ed esclusi, ed evito con cura ogni dibattito sul tema: mi hanno insegnato che la politica si fa coi sentimenti, noi coi risentimenti. Noi staremo sui contenuti".
E ancora, tira una bordata alla sinistra che ha ferocemente criticato il centrodestra sul presidenzialismo: "In molti gridano alla deriva anti-democratica perché la destra ha proposto il presidenzialismo. Follia. Il presidenzialismo è radicato in tante moderne democrazie occidentali. Io preferisco l'elezione diretta del premier, non del capo dello Stato, ma questo non significa che la proposta della destra sia un attentato alla libertà. Impariamo a rispettarci, anche da avversari".