Mario Draghi, la foto del simbolo diventa un caso: "Non so nulla"
Anche Mario Draghi sui simboli esposti in vista del voto del 25 settembre. Si è chiusa la corsa per la presentazione dei simboli al Viminale: in tutto in vista sono stati depositati 101 contrassegni. Oggi è stata la giornata di ’+Europa con Emma Boninò, di ’Peretti- Democrazia Cattolica liberalè (primo a varcare la soglia del ministero dell’Interno in mattinata), a seguire ’Unione Popolare con De Magistris’ e ’Referendum e democrazià di Marco Cappato. È tuttavia il simbolo con ’Italiani con Draghi- Rinascimentò a rendere ’interessentè l’ultimo tabellone che espone i contrassegni a chiusura.
"Premier? O la Meloni o...". Renzi vuota il sacco: il nome su cui sta lavorando
Una iniziativa, filtra da palazzo Chigi, del tutto personale che non ha ricevuto "l’avallo del presidente del Consiglio" il quale "non era stato informato tantomeno ne era a conoscenza". Insomma la popolarità dell’ex capo della Bce - che ora si attesta al 56% secondo solo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (60%) - si è concretizzata in un simbolo elettorale, ma non avendo l’autorizzazione del diretto interessato, molto probabilmente non sarà ammesso. Il verdetto del ministero, infatti, è atteso per il 16 agosto e ci sarà tempo fino al 17 per presentare ricorso. Completato il primo adempimento di deposito di simboli, programmi e dichiarazioni di apparentamento, ora i partiti sono concentrati per la formazione delle liste.
Ecco chi è l'uomo che pensa di fare fuori Letta: tutto pronto per la pugnalata alle spalle
Nella giornata di oggi il Pd potrebbe convocare l'assemblea per le liste, ma i bene informati spiegano che la decisione finale e l'annuncio potrebbe slittare di uno due giorni. Insomma i partiti sono a lavoro per definire i nomi di chi potrebbe avere uno scranno in Parlamento e anche per segnare i nomi di chi resterà fuori magari dopo parecchi anni di permanenza tra Camera e Senato.