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Sicilia, “saliva sulle Ong”: il veto della Meloni che terremota il centrodestra

Antonio Rapisarda
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Ieri doveva essere il giorno dell'agognato accordo del centrodestra per le Regionali in Sicilia: ossia la conclusione del derby fra l'uscente Nello Musumeci, l'azzurra Stefania Prestigiacomo, il leghista Nino Minardo e l'autonomista Massimo Russo. È finita invece, dopo una girandola di colpi di scena, con una nuova fumata nera e il rischio di una clamorosa rottura. Andiamo con ordine. Di prima mattina è Ignazio La Russa, grande sponsor di Musumeci, a smentire le ricostruzioni di alcuni giornali. Nessun pacchetto sui candidati: alla Lega il governatore in Sicilia, a FI la Lombardia, a FdI il Lazio. «Si tratta di un tentativo di immiserire tutto in uno scambio», taglia corto. «Cerchiamo il miglior candidato».

 

 

La prima novità giunge nel pomeriggio: il passo indietro del Carroccio, con la disponibilità a convergere (nonostante i dubbi per le posizioni dell'azzurra sull'immigrazione) sul candidato di Forza Italia. Un passaggio salutato con soddisfazione dell'uomo forte di FI nell'isola - e avversario giurato di Musumeci - Gianfranco Miccichè: «La Lega si è dimostrata un partito sensibile nei confronti dell'intera coalizione». Una decisione che sarebbe stata favorita dall'intesa fra Salvini e Berlusconi sull'asse Palazzo D'Orleans-Palazzo Lombardia. «Speriamo che anche gli altri alleati dimostrino lo stesso spirito», questo l'invito a FdI con cui gli azzurri rivendicano il diritto di prelazione e la candidata: la Prestigiacomo, appunto. Interpellato dai cronisti, Miccichè ha aggiunto poi una postilla: «Legittimo che FdI ci rifletta. Attendiamo fiduciosi, anche perché l'alternativa sarebbe solo la rottura dell'unità del centrodestra». A questo punto è arrivata la mossa-shock di Nello Musumeci: l'annuncio - dopo il passo di lato effettuato in attesa del vertice risolutivo dei leader - del ritiro della candidatura: «Basta con questo interminabile mercato nero dei nomi», ha sbottato. «Cercatevi un candidato che risponda alle vostre esigenze. Mi rendo conto di essere un presidente scomodo». Il governatore, dopo aver ringraziato «di vero cuore la Meloni e La Russa per il convinto e tenace sostegno», assicura: «Torno a fare il militante».

La situazione, a questo punto, precipita. Se da una parte gli azzurri escono in batteria a sostegno della Prestigiacomo, la reazione di FdI è un crescendo. La Russa ringrazia Musumeci «per il gesto signorile» continuando a chiedersi il motivo di «questo ostracismo verso il miglior candidato possibile». Detto ciò la richiesta alla coalizione a questo punto è quella di scegliere un candidato «che abbia la fiducia di tutti». Attenzione: questo candidato non può essere la Prestigiacomo. A dirlo a chiare lettere - gelando gli alleati - è Giorgia Meloni: «Abbiamo sempre difeso l'unità del centrodestra e continueremo a farlo, anche in Sicilia, dove il candidato migliore per noi rimane Musumeci». Ed è a questo punto che la leader di FdI - come anticipato ieri da Libero - fissa un paletto enorme sull'ex ministro azzurro: «Una cosa, però, non ci si può chiedere: sostenere un candidato che saliva sulla Sea Watch (a sostegno delle Ong, ndr) con il Pd».

 

 

Tradotto: se non Musumeci, serve un altro nome. O si riparte daccapo o addio alleanza in Sicilia. Se questa è la risposta agli alleati, la Meloni ieri ha voluto lanciare anche un importante messaggio - in tre lingue - ai partner internazionali: non vi è alcun pericolo di autoritarismo né di uscita dell'Italia dall'euro in caso di vittoria del centrodestra. Nette, a proposito delle accuse giunte dai media liberal, le parole sul Ventennio: «La destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia da decenni ormai, condannando senza ambiguità la soppressione della democrazia e le vergognose leggi contro gli ebrei». Per ciò che riguarda i temi concreti, «nessun rischio per i fondi Pnrr» e chiara la collocazione di FdI «nel campo occidentale: come abbiamo dimostrato ancora una volta condannando senza se e senza ma la brutale aggressione russa all'Ucraina».

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