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Pier Ferdinando Casini, "chi fanno fuori per fargli posto": Pd, esplode il caso

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Il Partito democratico freme. Il motivo ha un nome e un cognome: Pier Ferdinando Casini. L'ex presidente della Camera agita infatti il Pd dell'Emilia-Romagna, alle prese con le candidature nelle segreterie regionali. I dem sono alla disperata ricerca di una poltrona per Casini. Tra le più quotate - svela il Corriere della Sera - quella di Virginio Merola, ex sindaco di Bologna, o Daniele Manca, ex sindaco di Imola e senatore uscente. 

L'unica certezza, almeno al momento, è che l'orizzonte di Casini sia quello del centrosinistra di Enrico Letta. Con il quale, stando a un retroscena, ha anche parlato nei giorni scorsi, accordandosi col leader dem di stare a guardare come si mettono le cose prima di agire. Casini si è già messo a disposizione di una candidatura, ma - avrebbe precisato - non chiede posti.

 

 

Sul fronte del Movimento 5 Stelle, dopo l'ufficializzazione di Chiara Appendino, in lizza ci sarebbe Mario Turco. Anche lui, come l'ex sindaca di Torino è vicinissimo a Giuseppe Conte. A un passo dalla scena nazionale Roberto Cota. L'ex presidente del Piemonte nonché parlamentare della Lega passato in Forza Italia potrebbe salutare definitivamente la politica territoriale.

 

 

Ma non è tutto, tra i nomi che circolano in queste ore c'è quello di Stefano Locatelli, probabile candidato del Carroccio come rappresentante locale. Per Fratelli d'Italia in Campania si parla di Sergio Rastrelli. Un cognome già conosciuto negli ambienti. Il padre, Antonio, è stato presidente della Regione e sottosegretario del Msi poi An, il nonno, Carlo, ha fondato il Partito fascista a Napoli.

 

 

 

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