Centrodestra, stallo nella trattativa sui candidati: cosa sta succedendo
Sin dal principio, nel centrodestra, erano emersi malumori da parte dei centristi che fanno parte della coalizione per la ripartizione dei candidati ai collegi uninominali. Nodo spinoso, difficile da risolvere. E infatti, indiscrezioni rilanciate dall'agenzia di stampa Agi, danno conto del fatto che la trattativa sarebbe in fase di stallo.
Dopo il confronto della vigilia - mercoledì 3 agosto - il tavolo non è stato ancora convocato oggi, mentre si susseguono gli incontri bilaterali tra gli 'sherpa' dei vari partiti. Dopo l'accordo sui collegi riservati ai tre principali partiti - 98 a Fratelli d'Italia, 70 a Lega, e 42 a Forza Italia - il nodo da risolvere, come detto, riguarda la quota da destinare ai centristi.
L'intesa siglata tra i leader prevedeva undici seggi a Noi con L'Italia di Maurizio Lupi e Coraggio Italia di Luigi Brugnaro, di cui si sarebbe fatta carico Fratelli d'Italia (che avrebbe avuto quindi 98+11 collegi). E un imprecisato numero di seggi per l'Udc entro la quota di Forza Italia.
Da ieri, alle riunioni di coalizione partecipa, però, anche Italia al centro di Giovanni Toti. E l'ipotesi sarebbe di far salire a 13 la quota dei collegi destinati ai centristi. Tra le idee vi sarebbe quella di creare una lista unica a parte, cui potrebbe partecipare anche l'Udc. Ma quest'ultima dovrebbe superare la soglia di sbarramento del 3%. L'auspicio dei dirigenti del centrodestra è comunque di risolvere il nodo centristi entro il pomeriggio per poter poi riconvicare il tavolo stasera e procedere alla chiusura dell'accordo entro il fine settimana.