Centrodestra, tensione sui collegi. Berlusconi si oppone al "metodo sondaggi"
"I sondaggi attuali non sono veritieri e corretti perché adesso danno Forza Italia al 10 per cento, ma quando inizierò a fare campagna elettorale e andrò in tv, le cose cambieranno e passeremo al 20 per cento...". Raccontano che durante il vertice di centrodestra a Montecitorio Silvio Berlusconi si sia impuntato sul nodo dei collegi elettorali, rivolgendosi a Giorgia Meloni che per la ripartizione degli uninominali avrebbe chiesto di tener conto degli attuali sondaggi. E ancora: "Tutti i partiti - avrebbe detto - sono indispensabili per la vittoria, bisogna governare insieme per cinque anni".
Poi, però, è stata trovata la quadra anche sui collegi. Poco dopo le 22 il centrodestra ha infatti diffuso un comunicato sul vertice: "I leader hanno raggiunto pieno accordo e avviato il lavoro con l'obiettivo di vincere le prossime elezioni politiche e costruire un governo stabile e coeso, con un programma condiviso e innovativo. La coalizione proporrà al presidente della Repubblica quale premier l'esponente indicato da chi avrà preso più voti".
E ancora, si legge: "È stata trovata un'intesa per correre insieme nei 221 collegi uninominali, selezionando i candidati più competitivi in base al consenso attribuito ai partiti. Il centrodestra presenterà anche una lista unica nelle Circoscrizioni Estere e ha istituito il tavolo del programma che si insedierà nelle prossime ore". Infine, si conclude: "L'unità del centrodestra è la migliore risposta possibile alle accuse e gli attacchi, spesso volgari, di una sinistra ormai allo sbando, con una coalizione improvvisata, che gli italiani manderanno a casa il prossimo 25 settembre".