Sondaggi, bomba astensione: occhio, così si può stravolgere tutto
Scoppierà la bomba astensione sulle prossime elezioni? Secondo i sondaggisti la partecipazione degli italiani alle prossime politiche sarà inferiore a quella del 2018 quando l'affluenza si attestò, tra Camera e Senato, intorno al 73 per cento, già in calo rispetto al 2013. Proseguirà dunque il trend di disaffezione dei cittadini alle urne, sostenuto da una crescente crisi di sfiducia nei partiti, che le vicende degli ultimi giorni, che hanno portato alla caduta del governo di unità nazionale, hanno rafforzato.
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Secondo Nicola Piepoli "ci sarà una lieve diminuzione dell'affluenza, di 2-3 punti. La percentuale di quelli che andranno a votare tenderà a ridursi, non solo contro i partiti politici ma per un fatto naturale di disaffezione, che avviene nei Paesi europei e nel mondo" spiega all'Adnkronos. "Siamo al tramonto dell'epoca democratica, un tramonto che per l'Occidente avviene lentamente, fino alla notte fonda alla fine del secolo". Ma, avverte il sondaggista, "c'è anche la possibilità di un risveglio popolare che potrebbe essere prodotto dalla vittoria che nei numeri, a oggi, viene assegnata al centrodestra. Infatti, se i tre partiti del centrodestra si alleano prendono oltre il 60% dei seggi uninominali, che sono circa il 30% del totale e quindi sono determinanti". Potrebbe dunque verificarsi una "resurrezione delle elezioni" determinata "dalla vittoria data in mano al centrodestra, che è probabile superi il 50%+1 dei seggi in generale" il che "può creare isole di scontento" e una sorta di "furore del popolo opposto, il centrosinistra che potrebbe recarsi alle urne per rabbia, perché gli sfugge la vittoria". Tra le due tendenze, comunque, conclude Piepoli "prevarrà lo stare a casa, gli italiani si sono seduti".
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La delusione allontana gli italiani dal voto secondo Renato Mannheimer. Che spiega: "Allo stato attuale si può dire che i cittadini hanno reagito con grande delusione al comportamento dei politici, in generale l'impressione sui politici è negativa, il che potrebbe portare un aumento delle astensioni. In più - aggiunge - i 5 Stelle sono in totale crisi e di solito il loro elettorato di fronte a litigi e tensioni si rifugia nell'astensione. Alle ultime amministrative molto dell'astensionismo che si è registrato è stato dovuto alla fuga dai 5 stelle, e sono tanti voti che se ne vanno. Anche per Forza Italia, divisioni e abbandoni potrebbero portare a un aumento dell'astensione". Ma tutto, osserva, "dipenderà dall'offerta politica, adesso non è chiaro quali soggetti si presenteranno alle elezioni, ci sono subbugli nei partiti. E dipenderà anche dalla campagna elettorale. Se qualche leader è particolarmente esaltante o convincente questo potrebbe stimolare al voto, questo dipenderà dai prossimi mesi".