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Mario Draghi, "molto colpito". L'inatteso attacco a Giorgia Meloni

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L'orgoglio di Mario Draghi è una sfida, aperta e forse inattesa, a Giorgia Meloni. "La mobilitazione di questi giorni da parte di cittadini, associazioni, territori a favore della prosecuzione del governo è senza precedenti e impossibile da ignorare": con queste parole il premier ha sottolineato lo stupore e la soddisfazione per l'appello dei sindaci per la sua permanenza a Palazzo Chigi. Quell'appello, ricorda Draghi, "ha coinvolto il terzo settore, la scuola e l'università, il mondo dell'economia, delle professioni e dell'imprenditoria, lo sport. Si tratta di un sostegno immeritato, ma per il quale sono enormemente grato. Il secondo è quello del personale sanitario, gli eroi della pandemia, verso cui la nostra gratitudine collettiva è immensa". 

 

 



Parole a cui dai banchi di Fratelli d'Italia e dalla tribuna degli ospiti si sono sollevate alcune contestazioni. D'altronde, proprio Giorgia Meloni, a nome di FdI, aveva espresso il proprio sconcerto per la presa di posizione dei sindaci, con toni particolarmente duri. La frase di Draghi, non a caso, sono state subito  riprese da due sindaci del Pd, tra i primi firmatari di quell'appello. "Ringrazio il presidente Draghi per aver sottolineato - in un discorso alto, fermo e chiaro - l'appello bipartisan dei quasi 2.000 sindaci, 1.933 per l'esattezza, di cui abbiamo pubblicato nome, cognome e Comune di appartenenza. E stanno continuando ad arrivare altre adesioni - dichiara il sindaco di Firenze Dario Nardella -. Si tratta di primi cittadini delle più grandi città del Paese e di centinaia di piccoli Comuni di centro destra, centro sinistra e civici, da nord a sud". Per l'ex delfino di Renzi si tratta di "un fatto mai avvenuto prima che dimostra come nel Paese sia in atto una spinta compatta, trasversale a sostegno della continuità del governo Draghi per garantire la stabilita', la ripresa economica e la risoluzione dei tanti problemi sociali".

 

 



Stessa "musica" da Matteo Ricci, sindaco di Pesaro: "Un discorso orgoglioso sulle cose fatte e determinato sulle priorità': contrastare inflazione, tagliare tasse sul lavoro, salario minimo, riforme per il Pnrr. Ora vediamo chi sta dalla parte dell'Italia. Avanti con Draghi". 

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