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Patrizio Bianchi, gaffe al ministero: "Abbruzzo" e Piacenza in Lombardia

Massimo Arcangeli
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Dov' eravamo rimasti? Agli sfondoni spuntati numerosi dai test a risposta multipla del concorso scolastico per l'accesso al ruolo docente nella scuola secondaria. Do solo due esempi, che ho scovato di recente. «Nell'ambito della termologia il calore si può propagare per convenzione quando: a) il calore passa da un corpo all'altro attraverso lo spostamento di materia ». Certo, come no. «È inutile che ci alludiamo», avvertiva dal palco Francesco Nocera, candidato alle comunali a Catanzaro, in un comizio senza presenti (2012). In un diverso contesto comunale, in quel di Trento, il leghista Vittorio Bridi non aveva dubbi: «L'Italia non è il paese del Bentegodi».

Non erano da meno Ivana Di Camillo, Partito Democratico («Non siamo qui per togliere la patata dal tavolo»), ed Eleonora Angeli, Unione per il Trentino: «In medio stat virus dicevano i latini» (2011).

 

DUE IN UNO
«Per verificare sperimentalmente il moto rettilineo uniforme attraverso una rotaia a cuscino d'aria è necessario: d) Che il compressore immetti aria nella rotaia».« abbi la bontà di lasciarmi parlare» (Domenico Scilipoti, 2011): «Vadano avanti, lavorino, concorrino al clima di pacificazione» (Pier Ferdinando Casini, 2011); «Spero vi servi» (Gianni Alemanno, 2012); «Mi facci finire» (Alessandro Di Battista, 2016); «Lei non m' interrompi» (sempre il grillino, 2016); «Scusi, mi facci parlare» (Matteo Renzi, 2018); «Quello che chiediamo è che i bandi non s' interrompino» (Nicola Zingaretti, 2019). Mitica la scena della partita di tennis giocata nella nebbia in Fantozzi (1975): «Allora, ragioniere, che fa? Batti?» (Filini); «Ma... mi dà del tu?» (Fantozzi); «No, no! Dicevo: batti lei?» (Filini); «Ah, congiuntivo!» (Fantozzi); «Sì» (Filini); «Aspetti» (Fantozzi).

Non bastavano gli svarioni. Non bastavano i quesiti tagliati e incollati da fonti web di scarso o inesistente valore scientifico (come Skuola.net o StuDocu, o altri collettori virtuali di notiziole e appunti studenteschi) oda quizzari vari, a stampa o in linea (il simulatore della casa editrice Edises, la piattaforma QUIZIZZ, il sito https://www.leplaisirdapprendre.com), scopiazzati fino al prelievo quasi integrale. Non bastavano le decine e decine di domande concorsuali sbagliate, ambigue, mal poste, fuori programma o difettose nella logica o nell'argomentazione. Non bastavano i selezionatori ignoranti o incompetenti, ora ci si mettono anche i direttori generali. Altro giro, altra corsa. Il circuito però è lo stesso: il ministero dell'Istruzione.

 

TRASLOCO INATTESO
Due in un colpo solo: il povero Abruzzo che diventa Abbruzzo e la città di Piacenza schiaffatain Lombardia. I due strafalcioni, il primo grammaticale e il secondo culturale, svettano in un allegato a un avviso pubblico «per l'individuazione di licei classici e scientifici in cui attuare il percorso di potenziamento-orientamento "Biologia con curvatura biomedica"». L'avviso è firmato da Fabrizio Manca, direttore generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l'internazionalizzazione del sistema nazionale d'istruzione presso il Miur. Forse però l'annessione di Piacenza c'è già stata - ma non ce l'hanno detto -, per la gioia dei lumbard. Il 24 settembre 2012 il Consiglio provinciale piacentino votò favorevolmente, a maggioranza (Pdl, Udc, Lega), per l'avviamento dell'iter che avrebbe consentito di indire un referendum, risolutamente sostenuto dal presidente della Provincia (il forzista Massimo Trespidi), per il trasloco di Piacenza in terra lombarda. 

Il 18 ottobre la Cassazione diede parere favorevole e il Consiglio dei Ministri prima approvò il decreto presidenziale (firmato da Giorgio Napolitano il 10 dicembre, e uscito sulla "Gazzetta Ufficiale" quattro giorni dopo), fissando le (otto) consultazioni popolari per il 10 e l'11 febbraio 2013, poi però, il 21 dicembre, «reso atto della volontà univocamente espressa dagli organi politico-elettivi della Provincia di Piacenza di interrompere le operazioni preparatorie e lo svolgimento del referendum» (DPR 24 dicembre 2012; "Gazzetta Ufficiale" n. 5, 7 gennaio 2013), fu costretto a revocare l'iniziativa referendaria. Ieri Piacenza, terra di mezzo, è stata lombarda - sia pure per poche ore-per volontà ministeriale.

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