Mario Draghi al tavolo Nato: "Scusate, chi diavolo è?". Retroscena esplosivo
"Scusate, chi diavolo è questo De Masi?". Il retroscena di Massimo Giannini sulla Stampa è gustosissimo: Mario Draghi, seduto al tavolo dei grandi al vertice Nato di Madrid, a un certo punto dopo aver guardato il telefonino si volta verso i suoi collaboratori, alle sue spalle. Ci sono il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e quello degli Esteri Luigi Di Maio. A loro avrebbe domandato, brutalmente, chi fosse l'uomo che aveva appena fatto scoppiare la bomba.
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Domenico De Masi, al Fatto Quotidiano, aveva rivelato che Beppe Grillo gli aveva a sua volta confidato come il premier avesse fatto ripetute pressioni sul comico e fondatore del M5s per "far rimuovere Giuseppe Conte" dalla guida del Movimento stesso. Ne è nato il "casus belli" che potrebbe portare, tra poche ore, alla uscita del Movimento dal governo. Nonostante le smentite di Grillo e Draghi, infatti, Conte non tiene più i suoi e forse nemmeno se stesso, e sarebbe tentatissimo dallo strappo.
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Lo sfogo spagnolo, chiosa il direttore della Stampa, unito alla foto di Draghi al telefono, preoccupatissimo, seduto da solo su una panchina del museo Prado intento a sbrigare le noie italiane mentre gli altri leader si godevano una serata di libertà, sono "piccoli episodi, che descrivono la Grande Babele italiana. C'è la guerra in Ucraina che durerà anni e il nemico Putin alle porte d'Europa. C'è la pandemia che torna cattiva con Omicron e dimostra che Omega è lontana. C'è l'inflazione che morde come 36 anni fa. C'è il lavoro che cala a 22,9 milioni di occupati e il precariato che esplode a 3,1 milioni di contratti a termine. C'è poca energia (perché lo Zar di Mosca chiude i gasdotti) e pochissima acqua (perché la siccità prosciuga i rubinetti)". Eppure l'Italia è alle prese con l'eterna crisi di governo imminente.