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Mario Draghi ha già la data di scadenza. Tutto deciso: Feltri, "la maledizione"

Mario Draghi

Vittorio Feltri
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Cari lettori, non stupitevi se anche Mario Draghi non attraversa un momento felice, è pieno di problemi di vario genere, dalla guerra all'inflazione, al caro bollette tanto per citarne alcuni. Il punto è che l'Italia è difficilmente governabile e i cittadini non sono mai soddisfatti appieno di chi li guida. L'unico presidente del Consiglio che sia durato a lungo, perché sostenuto da molti voti, è stato Berlusconi, 5 anni di fila a Palazzo Chigi. Tutti coloro che lo hanno preceduto, o gli sono succeduti, hanno resistito molto meno, un paio di anni al massimo. Mi riferisco ovviamente alla storia della Repubblica.

 

 

Neppure il primo presidente, il mitico De Gasperi, durò più di un biennio. Poi vennero Pella, Fanfani, Scelba, Segni, Zoli, Tambroni, Leone, Moro, Rumor, Colombo, Andreotti, Cossiga, Spadolini, Craxi, Goria, De Mita, Amato, Ciampi, Dini, Prodi, D'Alema, Monti, Letta, Renzi, Gentiloni e Conte. Gente non tutta da scartare, ma non molto resistente all'usura del potere, visto che, ad eccezione del Cavaliere, nessuno è rimasto al timone più di un biennio. Adesso anche al lodatissimo Supermario cominciano a ballare i cerchioni, viste le critiche che lo stanno tempestando. Significa che la nostra patria ama poco la stabilità e non ama affatto chi la dovrebbe garantire. Evidentemente la politica di casa nostra è volatile e non esistono uomini in grado di rimanere attaccati alla poltrona se non per brevi periodi.

 

 

Non appena un individuo è chiamato a governare viene acclamato come il salvatore della bottega, ma i festeggiamenti sono brevi. Nel giro di mesi cambia il vento e su Palazzo Chigi comincia a piovere, proprio come sta avvenendo ora. Draghi, dopo essere stato beatificato come il miglior fico del bigoncio, comincia a subire critiche dalla stessa maggioranza che dovrebbe proteggerlo da ogni assalto. Mentre in Inghilterra si continua a gridare "Dio salvi la Regina" dalle nostre parti si aspetta solo che la persona che siede in alto, caschi in terra. Il popolo gode a udire il tonfo provocato dalla caduta del potente di turno. Auguriamo al presidente di non farsi strattonare troppo. Questo nostro articolo gli sia di monito. Ma se gli succedesse di fare un capitombolo sappia comunque di non essere l'unico presidente azzoppato.

 

 

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