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Lega fuori dal governo: "Questo non possiamo spiegarlo", verso la crisi

 Matteo Salvini

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“Sarebbe molto difficile spiegare ai cittadini perché la Lega sta al governo con chi parla di cannabis e ius soli invece di parlare di caro benzina e bollette”. Così Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega, si è espresso a margine del vertice che il Carroccio ha tenuto per chiedere a Pd e M5s di ritirare le proposte di legge su ius scholae e cannabis. Un problema in più per Mario Draghi, con il governo che viene picconato da ciò che rimane del Movimento 5 Stelle e adesso anche dalla Lega.

Quest’ultima per ora si è limitata a minacciare l’uscita dall’esecutivo. “Ci stiamo ragionando”, ha dichiarato Molinari, che secondo affaritaliani.it è stato mandato avanti da Matteo Salvini, stavolta in accordo anche con il ministro Giancarlo Giorgetti e con i presidenti di Regione più influenti. Secondo le indiscrezioni raccolta da Alberto Maggi, la Lega è davvero pronta allo strappo e a raggiungere Fratelli d’Italia all’opposizione, dove cercherebbe di recuperare il tanto terreno perso a causa dell’adesione al governo Draghi.

Il timore è che se dovesse rimanere nel governo e vedere il Pd portare a casa ius scholae e cannabis, la Lega rischierebbe di crollare definitivamente, magari addirittura sotto la doppia cifra, rispetto al 13-14% che le viene attribuito dagli ultimi sondaggi. “Abbiamo sollevato per tempo lai questione - le parole di Molinari - e la risposta della sinistra è stata arrogante, visto che hanno i numeri vogliono andare avanti, ci aspettiamo di capire cosa si intende fare dai capi di partito e dal governo. Abbiamo aperto una riflessione politica, così non si può andare avanti”.

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