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Mario Draghi, De Masi e la richiesta-choc a Beppe Grillo: "Fai fuori Conte"

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Il premier Mario Draghi "ha chiesto a Beppe Grillo di rimuovere Giuseppe Conte dal M5s". Parola di Domenico De Masi, eminente sociologo considerato "punto di riferimento ideologico" del Movimento 5 Stelle fin dalle origini, grande sostenitore del reddito di cittadinanza e molto vicino ai leader dei 5 Stelle. Sarebbe stato proprio Grillo a confidargli che il premier gli "scrive spesso sulle cose da fare, sul rapporto col governo". Forse un modo per bypassare Conte, sempre molto ambiguo nel suo sostegno all'esecutivo. E un modo per chiarire a tutti che chi comanda non è l'avvocato, ma l'ex comico.

 

 

 



Oppure, ed è il sospetto che aleggia sulle parole di Di Masi rilasciate al Fatto quotidiano, una "millanteria" di Grillo per mettere in cattiva luce Draghi, sempre più nemico pubblico del Movimento anche alla luce del tacito e sottile sostegno alla scissione portata a vanti da Luigi Di Maio. In ogni caso, taglia corto De Masi per la gran gioia del direttore del Fatto Marco Travaglio, "se fossi in Conte me ne andrei" dal governo.

 

 

 

 

 

"Grillo mi ha raccontato che Mario Draghi gli ha chiesto di rimuovere Conte", spiega De Masi, professore emerito di Sociologia del Lavoro all'università Sapienza di Roma, coordinatore scientifico della scuola di formazione del M5s, dopo un incontro all'Hotel Forum a Roma con Grillo. "Beppe - prosegue De Masi - mi ha detto che ha rapporti frequenti con Draghi. Mi ha spiegato che il premier gli manda messaggi sulle cose da fare, sui provvedimenti da approvare, insomma sul rapporto da tenere con il governo" e tra le richieste sarebbe arrivata anche quella "di rimuovere Conte "perché inadeguato".

 

 

 

 


I deputati grillini delle varie commissioni sarebbero stati messi al corrente del rapporto Draghi-Grillo, dallo stesso Beppe. Che avrebbe anche motivato a De Masi la decisione di restare con un piede nel governo: "Finora Draghi mi ha dato tutto quello che gli ho chiesto sul piano politico da quando siamo al governo - avrebbe confidato il guru al sociologo -. Io e il premier ci capiamo, siamo tutti e due dei nonni". Di fronte alle richieste di rimuove Conte, svela De Masi, "io sono insorto, mi sono messo a urlare: 'E' indecente, si parla del tuo presidente, con quale diritto Draghi vi chiede questo?'. Poi gli ho spiegato anche che vogliono tenerli nel governo per cuocerli a fuoco lento. Sanno che in autunno, con questa crisi, i poveri aumenteranno in modo sensibile. Il M5s sarebbe pronto a farsene carico, a difenderli e facendolo riacquisterebbe consenso. Ma non vogliono che questo accada. Vogliono danneggiare il Movimento e mi pare che ci stiano riuscendo ottimamente". E Grillo? "Mi pare che abbia preso atto che avevo ragione".

 

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