Matteo Salvini, il vertice di lunedì 4 luglio: cosa può cambiare nella Lega
Matteo Salvini cambia gestione. Il leader della Lega, dopo l'esito delle amministrative, avrebbe deciso di allargare la guida del partito ai cosiddetti "governisti". E così dovrebbero entrare i presidenti di Regione Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, oltre che il ministro Giancarlo Giorgetti, già vicesegretario, a portare il Carroccio alle Politiche. A diffondere l'indiscrezione è Repubblica che parla di "una crisi di consensi" dietro il cambio di rotta. Per questo Salvini avrebbe convocato per lunedì 4 luglio a Milano un vertice dei dirigenti leghisti.
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Un modo per potersi scambiare opinioni e per permettere all'ex ministro, secondo la tesi del quotidiano, di mettere d'accordo tutti i leghisti. Anche sulla permanenza del Carroccio nel governo. Tra i più strenui sostenitori di questo "ufficio politico allargato", Lorenzo Fontana, vicesegretario con delega alla politica estera. Gli occhi infatti sono tutti puntati sul Veneto dopo la debacle del centrodestra a Verona. Il timore di Zaia e altri - si legge - "è il numero delle sconfitte nei medi centri del Nord, da Cuneo ad Alessandria, da Como a Monza, fino a Piacenza e Parma".
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D'ora in avanti, dunque, l'obiettivo è mostrare l'unità interna. Non a caso già lunedì 27 giugno, giorno dopo i ballottaggi, il leader è andato a incontrare assieme a Giorgetti il governatore lombardo Attilio Fontana. "Spiace per le città perse al ballottaggio, nonostante l’impegno di candidati e militanti, spesso per le divisioni e i litigi nel centrodestra come a Verona, che non si dovranno più ripetere", erano state le parole a caldo di Salvini, più intenzionato che mai a scalare i sondaggi e non solo.
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