Guido Crosetto, 'pizzino' alla Meloni: "Urla troppo e distrugge. Occhio alla magistratura"
Non prevede un futuro facile per Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia continua a crescere ma Guido Crosetto teme che la sua corsa sarà presto fermata. "È un metodo che costringe la politica a non migliorarsi: io vinco perché distruggo l'avversario", "lo abbiamo già visto in passato con Berlusconi, Renzi e appunto Salvini. C'è un metodo, con il quale si fa politica e si vincono le elezioni. Prima si parte con le accuse di fascismo e di conflitto di interesse. E poi parte la magistratura", dice il fondatore di FdI in una intervista a La Stampa. "È un anno che lo dico a Giorgia, così come lo dissi a Renzi. Esiste un problema di democrazia, ma non per colpa di Fratelli d'Italia".
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Mentre sul contestato comizio della Meloni in Spagna, Crosetto è critico rispetto ai modi: "Conosco i ragionamenti che fa Giorgia. La cosa che le ho detto è che quando urla troppo distrugge qualunque cosa stia dicendo", "è il tono che ha scatenato tutto questo casino". Mentre nel merito vuole precisare: "La famiglia naturale è presente nella Costituzione" e la Meloni non ha parlato di lobby gay ma "ha detto lobby Lgtb, che è un'altra cosa. Anche all'interno della comunità omosessuale e delle femministe questi sono temi di discussione. Chi parla di omofobia, non vuole confrontarsi. Lo dico in maniera un po' secca: sui temi etici Giorgia fa i ragionamenti che fa Papa Francesco".
E rispetto alla valanga di fango che si è scatenata contro di lei per quel comizio la questione è "di poter giudicare una persona senza che le si scarichino addosso insulti".
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