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Vittorio Feltri, perché ora il governo è illegittimo: Mattarella deve farci votare

Vittorio Feltri
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I risultati delle elezioni amministrative parziali dimostrano tante cose, una in particolare. Il Movimento 5 stelle non c'è più, sparito, l'opinione pubblica lo ha cancellato dalle proprie preferenze. I grillini hanno fallito come una bottega situata davanti a un supermercato. Analizzare i motivi del disastro è talmente inutile da risultare completamente banale. Il problema che si pone è un altro. Attualmente, a quattro anni dalle ultime elezioni politiche, i grillini sono ancora il primo partito italiano in Parlamento: dispongono del 33 per cento dei seggi, una quantità impressionante. Oggi però nel Paese non raccattano che qualche briciola di voto, in pratica sono scomparsi e non hanno alcuna possibilità di risorgere, poiché non sono stati capaci di combinare alcunché di buono.

 

 

A parte coloro che riscuotono il reddito di cittadinanza, non c'è anima disposta a garantire loro il minimo appoggio. Questo significa una cosa sola: la maggioranza di governo è sostenuta prevalentemente da un partito che era forte e che adesso non c'è più. Morto suicida. Quindi l'esecutivo non è legittimato a guidare il Paese essendo privo dell'appoggio della gente. Non si è mai visto a Palazzo Chigi un ministero sostenuto da una forza politica estinta, che non rappresenta più il popolo. In una situazione come quella descritta va da sé che sarebbe non solo opportuno ma anche obbligatorio sciogliere le Camere e tornare a votare secondo le più elementari regole della democrazia.

 

 

È ridicolo che a Roma meni il torrone un partito defunto, cioè 5 Stelle. Sergio Mattarella si renderà conto di questa realtà, e il fatto che non muova un dito per far sì che l'Italia sia rappresentata dal popolo e non dai cadaveri, suscita più di qualche perplessità. Non si capisce perché il Quirinale consideri le elezioni anticipate un tabù, quando anche i bambini sanno che sono la più alta espressione di libertà democratica. Il voto politico in particolare deve essere concesso quando è necessario e non quando fa comodo al Palazzo.

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