Silvio Berlusconi, "al telefono con Putin per cinque ore": guerra, il 'miracolo' del Cav
Dopo aver votato per il referendum sulla giustizia, Silvio Berlusconi non si è sottratto alle domande dei cronisti. In particolare a quelle sulla guerra in Ucraina e sui rapporti con Vladimir Putin. “Ho pensato che se io fossi stato presidente della Repubblica sarei potuto andare e ripetere con Putin quello che ho fatto nel 2008”, ha dichiarato il leader di Forza Italia, riferendosi alla crisi georgiana.
"Ho visto i sondaggi, vi dico una cosa". Berlusconi, la bomba politica a urne ancora aperte
“L’ultima notte lo tenni al telefono cinque ore - ha ricordato il Cav - e gli dissi: ‘Adesso sappi che se invadi la Georgia domani divorzi dall’Unione europea, divorzi dalla Nato, divorzi dagli Stati Uniti. Alle 10 di mattina arrivò da Mosca l’ordine alle truppe di ritirarsi”. Berlusconi ha poi tagliato corto sul viaggio mancato di Matteo Salvini a Mosca, con annesse polemiche sui biglietti e sull’ambasciata russa: “Mi sembra una polemica del tutto inutile e senza senso. Come tante cose che fanno addosso a noi che sono senza senso”.
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Anche Matteo Salvini ha rilasciato delle dichiarazioni a margine del voto per il referendum: “Sicuramente è curioso che la stampa italiana oggi in prima pagina non mette una riga su referendum importanti e parla invece di potenziali viaggi. Il viaggio è stato pagato dalla Lega - ha ribadito il segretario - io non ho dei rubli quindi non posso fare biglietto aereo pagando con quella moneta. Posso solo dire che ho lavorato e sto lavorando per la pace a testa alta e a nostre spese, economiche e politiche”.