In Onda, Matteo Renzi: "Il candidato filo-russo". Quirinale, retroscena esplosivo: fuori il nome
Riavvolgere il nastro fino allo scorso gennaio, alla corsa quirinalizia che si è risolta con il bis di Sergio Mattarella. E a tornare su quei giorni è Matteo Renzi, ospite in collegamento a In Onda, il programma condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo su La7.
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Nella puntata di sabato 4 giugno, Renzi parla del suo nuovo libro, Il Mostro. E si concentra, appunto, sulle pagine in cui ripercorre la corsa al Colle. E rivela: "La cosa che cito nel libro è che per esempio a un certo punto emerge una candidatura per il Quirinale, siamo nel gennaio 2022 già nella fase del governo Draghi. Questa candidatura è quella di Franco Frattini, attuale presidente del Consiglio di Stato. Io racconto come questa candidatura era percepita dagli amici americani come una candidatura eccessivamente filo-russa. Questo è un dato di fatto: sia Enrico Letta sia io nella nostra veste di presidente del Consiglio abbiamo avuto modo di verificare effettivamente perché. Per queste ragioni, Frattini non è stato fatto capo dello Stato", conclude Renzi.
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Come molti ricorderanno, quello dell'ex ministro degli Esteri Frattini fu un nome che circolò con insistenza nei giorni della corsa al Quirinale. E fu derubricato proprio perché percepito come "troppo filo russo" in un momento storico delicato, con l'invasione dell'Ucraina alle porte. Una tesi che Renzi, di fatto, conferma in toto.
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