Marcello Sorgi, la profezia su Alessandro Di Battista: "Il suo piano per il 2023", terremoto nel M5s
"Occhi puntati" su Alessandro Di Battsta, scrive Marcello Sorgi nel suo editoriale su La Stampa. L'ex grillino, secondo il giornalista, non tornerà nel M5s. "Dibba è pulito, non è come tanti che se ne sono andati tenendosi il seggio in Parlamento: lui nel 2018 non si è ricandidato, in ossequio alla regola dei due mandati e per tenersene uno libero, quello del ritorno". In questo scenario, aggiunge Sorgi, Giuseppe Conte "lo corteggia, la svolta radicale degli ultimi mesi è mirata a spingerlo a tornare a casa, ma non ha capito che Dibba non si lascerà convincere. Lui si sente un leader. Sa che la base lo percepisce così e non vede ragioni per mettersi sotto uno come l'"avvocato del popolo".
Insomma, per Alessandro Di Battista "quella storia lì è finita e le rilevazioni settimanali non dicono la verità sul destino elettorale del M5S, che ammesso che riesca a salvarsi dall'implosione arriverà sì e no all'8 per cento". Secondo Dibba, per contenere la caduta dei 5 stelle, c'è una sola soluzione: "Uscire dal governo già il prossimo 21 giugno, quando si svolgerà il dibattito parlamentare sulla guerra in Ucraina e sugli aiuti in armi a Kiev chiesto da Conte".
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Ma le cose non andranno così, prosegue Sorgi, "Dibba è sicuro: si troverà un ennesimo compromesso democristiano fatto di limature alle parole o di cancellature al testo della risoluzione, e il governo si salverà". E ancora, sostiene il giornalista, secondo Di Battista, Conte "non è in grado di aprire la crisi. Ha paura di quel che accadrebbe dopo". Gianroberto Casaleggio, invece, "sapeva aspettare ma anche muoversi" e Dibba, "che è suo discepolo, aspetterà. Non tornerà nel Movimento. Non si candiderà nel 2023. Rientrerà in scena, ma con una cosa sua. Al momento giusto". Profetico.