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Mario Draghi, "Non restiamo a tutti i costi". La frase di Paola Taverna che può innescare il terremoto

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Il governo continua a scricchiolare in modo preoccupante. Le tensioni tra la maggioranza e i Cinque Stelle non si fermano. Da un lato il premier, Mario Draghi, schierato sul fronte atlantico e con Joe Biden nel sostegno all'Ucraina con le armi, dall'altro il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, che di fatto invoca da qualche settimana lo stop all'invio di armi più pesanti. Ma tra i Cinque Stelle, soprattutto sponda Conte, l'agitazione per la presenza in un governo filo Usa comincia ad aumentare. È abbastanza noto ormai il fatto che i grillini si trovano sul punto di sperare in un incidente di percorso per scatenare la crisi: il tutto per fini elettorali.

 

E in questo contesto va sottolineata la posizione di Paola Taverna che con le sue affermazioni di certo fa aumentare la tensione tra l'esecutivo e il Movimento, ma in più agita le acque nella fronda grillina anti-Di Maio. In un'intervista al Fatto Quotidiano afferma: "Non siamo contenti di stare in un governo con partiti con cui condividiamo molto poco. Ma grazie a noi non è passata l'idea di spendere 14 miliardi in armamenti.

 

Comprendiamo la difficoltà del momento. Non rimaniamo dentro il governo a tutti i costi, come non cerchiamo a ogni costo di uscirne". Fate molta attenzione a quel "non rimaniamo dentro il governo a tutti i costi". Suona come una minaccia. Una delle voci più critiche dei grillini mette nel mirino Draghi e lancia un avvertimento piuttosto chiaro. Insomma dalle parti dei Cinque Stelle tira aria di tempesta. Divisi all'interno tra pro-Di Maio e pro-Conte potrebbero mandare all'aria il governo solo per far chiarezza nel cortile di casa. Una sfida molto rischiosa...

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