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Putin e maggioritario, ecco perché l'Italia rischia l'ingovernabilità in ogni caso

Roberto Formigoni
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Qualche semplice ragionamento sull'Italia e le elezioni politiche, il nostro sistema elettorale e la posizione dei principali partiti sulla guerra. Riprendo quanto avevo concluso domenica scorsa: sulle posizioni occidentali anti-Putin sono oggi schierati solo Fratelli d'Italia e il Partito Democratico. Aggiungo, e faccio ammenda per non averli citati domenica scorsa, alcuni (solo alcuni) minori partiti di centro, a destra e a sinistra. Se si voterà con l'attuale sistema avremo un guazzabuglio riguardo alla politica estera che, come ogni persona intelligente sa, è la scelta fondamentale per ogni Paese, quella che determina il suo destino.

Perché dico guazzabuglio? Perché nessuna delle due coalizioni sarà omogenea riguardo a questa fondamentale scelta. Nel centrodestra la Lega e quel che rimane di Forza Italia sarà schierata con Putin, con qualche spezzone di centro. Solo Fratelli d'Italia con qualche partitino sarà al fianco dell'Occidente e dell'Ucraina. Chi sarà più forte? Impossibile dirlo ora, ma la differenza sarà minima. Analogamente accadrà nel centro-sinistra: solo il Pd (meglio, la sua maggioranza) sarà filo occidentale assieme a qualche partitino di centrosinistra. Movimento 5 Stelle, articolo Uno e le altre formazioni di sinistra saranno tetragone al fianco di Putin e delle sue armate massacratrici. Anche qui, chi prevarrà? Impossibile dirlo, ma anche qui la differenza sarà minima.

Con questi due schieramenti scelti col metodo maggioritario che nessuno sembra voler cambiare, l'Italia sbanderà continuamente e spaventosamente. E nessun Paese potrà più avere fiducia in noi. Anche per questi motivi la scelta che dei partiti assennati dovrebbero fare è quella di mutare il sistema elettorale, passando dal maggioritario al proporzionale, che permette a ogni partito di proporre agli elettori la propria identità e le proprie proposte, senza essere costretto a estenuanti compromessi e guazzabugli con i propri veri o presunti alleati, con l'unico obiettivo di legarsi reciprocamente le mani per 5 anni, qualunque cosa accada. Il governo si formerebbe solo dopo le elezioni, dopo che il popolo si sarà espresso e avrà fatto sapere il suo parere, sulla guerra e su tutto il resto. In tutti i Paesi democratici del mondo accade così, tranne che in Francia dove il sistema è radicalmente diverso. Dimenticavo: se poi i partiti volessero fare un sistema che permetta veramente una scelta libera e completa ai propri cittadini...,beh allora al proporzionale aggiungano anche la possibilità di indicare delle preferenze. Finalmente torneremmo ad avere non sudditi ma liberi cittadini.

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