Vincenzo De Luca: "Pulizia etnica sui russi e la villa di Zelensky". Una bomba su Letta e Pd
Le parole di Vincenzo De Luca sulla guerra in Ucraina sono un clamoroso assalto politico a Enrico Letta e al partito, il Pd, di cui entrambi fanno parte. Mai tenero con il Nazareno (nel suo libro La democrazia al bivio, il governatore della Campania parla di un Pd che "si propone ai cittadini con la chiarezza e l'efficacia comunicativa dell'aramaico antico", per dire), lo sceriffo sta clamorosamente avvicinando ai toni e ai concetti espressi da Matteo Salvini, forse perché in fondo sono gli stessi di Giuseppe Conte e per mantenere il proprio potere personale in Campania, e in tutto il Mezzogiorno, De Luca guarda ora anche agli odiati grillini.
E così, spiega il Corriere della Sera, il "grande soggetto riformatore" a cui guarda il potentissimo ex sindaco di Salerno potrebbe nascere anche dalla stretta attualità, con ammiccamenti ai pacifisti e ai critici dell'atlantismo senza sé e senza ma. "Fuori dalle pagine stampate - si sottolinea -, De Luca ha ormai un chiodo fisso: contraddire la linea del suo partito sul conflitto in Ucraina e dire l'esatto opposto di quello che dice Letta. Un'eresia geopolitica, scrive lo storico Paolo Macry sul Corriere del Mezzogiorno, che ha lo stesso scopo di quella di Salvini: «Entrambi difendono il proprio peso specifico nei rispettivi partiti e nelle rispettive coalizioni»".
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Nel suo libro, De Luca deraglia dalla linea ufficiale di Letta quando invita a "inglobare l'Ucraina nell'Unione Europea" e a "costruire anche in modi nuovi, rapporti, vincoli, forme di collaborazione con la Russia. Dobbiamo 'incatenare a noi' quel popolo; sottrarlo al destino di un'umiliazione bruciante, foriera di nuove tragedie". Ancora più scatenato quando parla davanti a Salvini, sottolineando le colpe del governo ucraino "dimenticate" dall'Occidente: "Altro che democrazia liberale! Nessuno ha detto che stavano facendo un'operazione di pulizia etnica a danno della comunità russa. Solo che nella comunicazione pubblica, se sono russi sono tutti oligarchi, se sono ucraini sono tutti democratici oxfordiani". E ancora, caustico: "Se c'è un mega yacht è di Putin, se c'è una mega villa in Toscana di proprietà di Zelensky non se ne parla".
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Già ad aprile, per la verità, De Luca era stato particolarmente duro con la Nato: "Abbiamo detto che è un'alleanza difensiva, ma questo è falso. È difensiva quando vuol essere difensiva, ma negli ultimi 30 anni è stata un'alleanza anche aggressiva che ha violato la legalità internazionale". E Letta muto, perché di De Luca il Pd, al Sud, non può fare a meno.