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Letta e Conte divisi su tutto ma... "primarie comuni": dove si consuma l'ultima farsa Pd-M5s

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Nonostante l’enorme distanza sui temi di politica nazionale, e in particolare sulla guerra in Ucraina con il Pd fieramente filo-atlantista e il M5s che è invece pieno di filo-putiniani e di esponenti dalle posizioni ambigue, Enrico Letta e Giuseppe Conte sono pronti ad andare a braccetto in Sicilia. L’accordo è stato siglato a casa del nuovo leader grillino ed è presentato come una svolta “epocale”.

 

 

Per la prima volta Pd e M5s allestiranno primarie comuni per una tornata elettorale, più precisamente per le Regionali che si terranno in Sicilia il prossimo autunno. La decisione è stata presa non solo alla presenza di Letta e Conte, ma anche di Nuccio Di Paola e Anthony Barbagallo, rispettivamente capogruppo grillino all’assemblea regionale siciliana e leader dem in Sicilia. L’unico dettaglio da definire è quello della data: le primarie si dovrebbero svolgere tra il 16 e il 24 luglio. Le regole per partecipare sono chiare: i candidati devono presentarsi entro il 10 giugno e chi correrà si impegnerà con un atto notarile a sostenere il vincitore, presentando una lista autonoma.

 

 

Espressamente vietata la partecipazione alle primarie a chi “ha governato al fianco delle destre”, ovvero nella giunta di Nello Musumeci e nelle amministrazioni locali di centrodestra. L’atto materiale del voto sarà poi un “ibrido” tra online e presenza: da decidere su quale piattaforma si voterà, ma nei trenta centri più grossi della Sicilia sarà possibile votare presso dei gazebo, previa registrazione online.

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